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Finanziaria. Tra le misure annunciate, lo stanziamento da 10 milioni di euro annui per perequare differenze tra i fondi contrattuali delle aziende del Ssr  

di Elisabetta Caredda

La manovra è in discussione in Consiglio regionale. Solinas: “Le risorse  andranno a perequare i fondi contrattuali di tutte le aziende sanitarie per sanare le disparità di trattamento”. Doria “La misura rappresenta un intervento equo con ricadute positive su tutto il personale del Ssr”. Dal Consiglio Tedde insiste inoltre “sull’esigenza di varare in tempi ragionevoli anche la delibera per la realizzazione dei nuovi ospedali e attuare la riforma sanitaria”

31 GEN -

Tra le misure più rilevanti della manovra di bilancio in iter di discussione questi giorni nell’Assemblea legislativa della Sardegna, per quanto riguarda l’area sanitaria, figurano l’incremento del fondo sanitario per 51 milioni (137 milioni nel 2024, 8 milioni nel 2025), 10 milioni l'anno per la ricerca (ai quali si aggiungono 25 milioni nel triennio per un progetto di ricerca genomica) e, per quanto riguarda la continuità assistenziale sanitaria (guardie mediche), si apprende siano stati stanziati 50 milioni di euro, i cui primi 10 riguarderanno il 2023.

Continuando, il presidente della Regione, Christian Solinas, anticipa inoltre i contenuti di un emendamento che nei prossimi giorni la Giunta presenterà alla Legge finanziaria. Si tratta di “Uno stanziamento da 10 milioni di euro annui per perequare le differenze tra i fondi contrattuali delle aziende del sistema sanitario regionale, che andrà a colmare il profondo divario tra i fondi per tutto il personale delle aziende sanitarie dell’Isola – dichiara il governatore -. Stiamo intervenendo con forza su una situazione che si protrae da oltre vent’anni e che ha la sua genesi alla fine degli anni Novanta con la costituzione e dimensionamento dei fondi destinati alle neocostituite aziende ospedaliere. Un problema al quale mai prima d’ora era stata data una vera e propria soluzione. Un cortocircuito per cui oggi il personale dirigente e del comparto subisce, in alcuni casi, importanti sperequazioni retributive. Una discrepanza nella retribuzione accessoria che, come già aveva osservato la Corte dei Conti nel 2017, può diventare un autentico boomerang per il raggiungimento degli obiettivi”.

“È bene precisare che le risorse stanziate – sottolinea il Presidente – andranno a perequare i fondi contrattuali di tutte le aziende sanitarie della Sardegna per sanare disparità di trattamento, ingiuste e non più tollerabili e per le quali non stiamo intervenendo semplicemente con un provvedimento ‘una tantum’, ma stiamo apportando un vero e proprio correttivo sul piano strutturale”.

In proposito, l’assessore alla Sanità, Carlo Doria, aggiunge: “La perequazione dei fondi contrattuali delle aziende sanitarie rappresenta un intervento giusto ed equo che avrà ricadute su tutto il personale del servizio sanitario regionale. Abbiamo reperito e metteremo in campo risorse importanti in una finanziaria coraggiosa, che punta alle vere necessità dell’Isola. Un sistema sanitario che vuole essere efficiente non può e non deve tollerare disparità di trattamento tra chi ogni giorno, con la stessa professionalità, porta avanti un servizio indispensabile per i cittadini, tanto più dopo gli anni della pandemia in cui gli operatori hanno vissuto in trincea con spirito di abnegazione. Ho voluto affrontare questo tema con la massima attenzione sin dai primi giorni del mio mandato e sono convinto che lo sforzo che stiamo portando avanti vada nella direzione giusta”.

Per l’ex Sindaco di Alghero, Marco Tedde (FI), attuale componente della commissione Salute, è necessario fare di più. “Oggi il Consiglio regionale e il Governo dell’isola debbono dare una violenta accelerata alle dinamiche normative e amministrative e all’attuazione degli obbiettivi programmatici - sottolinea Tedde -. Il consigliere, tra le diverse misure multidisciplinari sui quali auspica concretezza più incisiva, insiste “sull’esigenza di varare in tempi ragionevoli la delibera per la realizzazione dei nuovi ospedali e attuare la riforma sanitaria”.


“Occorre recuperare il tempo perduto a causa della pandemia – conclude l’esponente azzurro -. Ma, sopratutto, ritengo che noi consiglieri di maggioranza abbiamo l’onere di non appiattirci per esigenze di schieramento e di stimolare la Giunta a fare di più e meglio. Non limitiamoci a a guardare dietro le nostre spalle o sulla punta dei nostri piedi. È arrivato il momento di dare un contributo incisivo al rilancio dell’economia dell’isola e di stare al fianco delle imprese e delle famiglie con norme e provvedimenti tempestivi.”

Elisabetta Caredda



31 gennaio 2023
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