Un progetto sperimentale di un servizio sanitario itinerante con l’obiettivo di collocarlo nell’ambito delle cure territoriali, in una prospettiva di medicina che preveda l’uscita degli operatori sanitari dalle mura degli ambulatori per raggiungere cittadini e pazienti direttamente nei propri luoghi di frequentazione alla necessità, come anche a domicilio, attraverso l’utilizzo di un camper dotato di una piattaforma di telemedicina, è la proposta lanciata in Consiglio regionale dalla Segretaria della commissione Salute, Carla Cuccu (Idea Sardegna).
“Si tratta di un progetto attivo già in altre realtà regionali come le Marche – spiega la consigliera a Quotidiano Sanità -, dove lì è stato chiamato Assistance 4.0 (inserisci link: https://www.facebook.com/AssistanceCamperSanitario/ ) (finanziato attraverso i fondi Por FESR2014/20), e potrebbe rappresentare in Sardegna un’iniziativa volta a compensare, nei limiti delle prestazioni sanitarie accessibili all’esecuzione da parte degli operatori sanitari, adeguatamente formati, la carenza di medici di base e specialisti in tanti Comuni che quotidianamente denunciano difficoltà e problemi”.
“La piattaforma della telemedicina di cui il camper dovrà essere dotato – prosegue la Segretaria di commissione - consentirà di offrire ai pazienti esami diagnostici direttamente a bordo del mezzo, come l’elettrocardiogramma, radiografie, ecografie ecc., con la possibilità di ricevere il referto in tempo reale sul cellulare, tablet o pc, generando un’interazione diretta sempre e comunque tra medico specialista e il paziente in visita. Per pazienti privi della possibilità di spostarsi, gli esami potranno essere effettuati a domicilio”.
“Potrebbe rivelarsi un servizio sanitario strategico per l’isola - sottolinea Cuccu – se consideriamo anche le popolazioni dei comuni più lontani dagli ospedali, e penso in particolare agli anziani, disabili e pazienti fragili, che spesso risentono di maggiori difficoltà nel contattare i servizi specialistici con la conseguenza di ritardare cure che potrebbero essere immediatamente necessarie, col rischio di riacutizzare alcune patologie sino ad aver bisogno di ricorrere all’ospedalizzazione”.
La consigliera ricordando che la Regione sostiene la telemedicina in Sanità, a maggior ragione rileva: “Abbiamo la consapevolezza che l’emergenza sanitaria per il Covid-19 ha evidenziato in modo ancor più marcato le ‘debolezze’ delle strutture sanitarie del territorio, sia pubbliche che private, ed abbiamo assistito ad una saturazione dei reparti con un conseguente ritardo cronico anche delle prestazioni che precedentemente alla pandemia erano erogate con più regolarità nei tempi. Una motivazione che non può che indirizzare gli obbiettivi della riforma sulla sanità territoriale anche all’esigenza di potenziare i servizi sanitari offerti, con iniziative all’avanguardia che possano essere raccolte, perché no, anche dall’esempio di altre regioni. Come nel caso dei camper itineranti delle Marche”.
“All’assessore Nieddu e al governatore Solinas – conclude la Segretaria di commissione - l’appello affinché possano tener conto dello sviluppo di un progetto di un servizio sanitario itinerante anche nell’isola, perché si possa cogliere immediatamente l’occasione di recuperare i tempi delle liste di attesa di diverse prestazioni sanitarie che esigono di essere erogate oggi, non solo in un prossimo futuro, e poter rispondere adeguatamente alle esigenze di cittadini e tanti pazienti fragili che si trovano in difficoltà di ricevere in tempi congrui gli esami di cui hanno bisogno. Da parte mia mi attiverò sicuramente per sollevare la questione in commissione Sanità, di cui sono componente”.
Elisabetta Caredda