Zaia (Veneto): “I tagli alla sanità non tocchino le Regioni virtuose"
Ecco la mossa della Lega: i tagli previsti dalla manovra 2011, che scatteranno dal 30 aprile, non devono toccare chi ha i conti in ordine e sta facendo i salti mortali per coniugare qualità dei servizi e razionalizzazione della spesa”. Per Zaia, quindi, "no a ticket e deprivazione".
20 MAR - “Noi siamo pronti a fare la nostra parte sul piano della solidarietà e del senso di responsabilità, ma non potremo accettare che, una volta per tutte, la razionalizzazione della spesa non parta da quelle aree d’Italia dove costosità e sprechi sono evidenti. Non siamo disponibili a chiedere nuovi sacrifici ai nostri cittadini per coprire i buchi altrui”. Ad affermarlo è stato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, nel corso di una visita all’ospedale di Cittadella (Pd), dove ha inaugurato il nuovo ingresso e compiuto un sopralluogo al cantiere della nuova Piastra.
Zaia ha infatti spiegato che “a livello nazionale si stanno prospettando ulteriori tagli ai fondi per la sanità di 8 miliardi per il prossimo anno” ma, “se così fosse, noi abbiamo il diritto di pretendere che ciò accada senza penalizzare le Regioni, come il Veneto, che hanno i conti in ordine e stanno facendo i salti mortali per coniugare qualità dei servizi e razionalizzazione della spesa”.
Questo significa “no a qualsiasi ipotesi di nuovi ticket, tanto meno sui ricoveri”. Ma anche “no alla riesumazione del criterio della deprivazione, secondo il quale i bisogni di salute andrebbero definiti e finanziati usando il Pil e la dichiarazione dei redditi e non sulla base della popolazione assistita e della realtà epidemiologica, senza contare che Bankitalia ci dice che al nord il costo della vita è superiore del 15% rispetto al resto del Paese”.
20 marzo 2012
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