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Lazio. Caos ai pronto soccorso, scoppia la polemica Polverini-Montino


Per la governatrice del Lazio “è inaccettabile distruggere un sistema diffamando strutture pubbliche”. Immediata la replica del capogruppo Pd che invitando la Polverini a fare il suo mestiere, ha descritto il pronto soccorso di Tor Vergata come un “girone infernale”.

16 FEB - E' scontro aperto tra Polverini e Montino sulla bufera che sta investendo i Pronto soccorso della capitale. Per la presidente del Lazio, in realtà c'è un tentativo di diffamazione delle strutture pubbliche. Per il capogruppo del Pd, invece, il quadro drammatico emerso in questi giorni è più che veritiero. E invita la Governatrice ad attuare un piano straordinario per rimuovere lo stato di crisi.

"Pensare sul piano politico di distruggere un sistema puntando dalla diffamazione di strutture pubbliche è inaccettabile". Lo ha detto la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, incontrando ieri pomeriggio la stampa al San Camillo-Forlanini in merito ad alcune foto apparse nei giorni scorsi riguardanti il pronto soccorso della stessa struttura ospedaliera.


Insieme al direttore generale del San Camillo, Aldo Morrone, la presidente Polverini ha ricordato i casi di due pazienti per i quali era stato necessario il ricorso al massaggio cardiaco, precisando che si è trattato di due interventi d'urgenza relativi uno al 9 gennaio e l'altro del 9 febbraio. "Ci era sembrato piuttosto strano - ha proseguito - che nello stesso giorno si verificassero due casi analoghi e dopo una verifica è emerso che così non è stato, visto che una foto risale al 9 gennaio e una al 9 febbraio, e che peraltro si è trattato di una prassi medica prevista, come ha ricordato il direttore Morrone, dalle linee guida dell'American health association”.

Riguardo poi alcune foto pubblicate oggi da un quotidiano sui sotterranei del Forlanini con la presunta presenza di tossicodipendenti e prostitute, Polverini ha spiegato che quegli scatti ritraevano “ciò che abbiamo trovato nella sanità del Lazio. Ricordo che abbiamo trovato, inoltre, 1,6 miliardi di buco in più nella sanità che per la maggior parte proveniva da questa struttura: investimenti privi di copertura, apparecchiature acquistate nonostante non ce ne fosse bisogno e che abbiamo dovuto ricollocare altrove”. Per la governatrice chi in passato ha avuto responsabilità in tutto questo “se la dovrà assumere fino in fondo”.

Riguardo infine il pronto soccorso del San Camillo, “ho informato della situazione del San Camilloanche il prefetto Pecoraro - ha concluso Polverini - chiedendo un rafforzamento, perché ritengo che sia diventato difficile l'esercizio professionale in questa struttura, in quanto non si lavora più in modo tranquillo".

Immediata la replica del capogruppo Pd alla Regione Lazio, Esterino Montino che, a seguito di un blitz al pronto soccorso di Tor Vergata, ha denunciato di aver assistito a “cose dell’altro mondo”.

“Caso unico in Europa - ha spiegato Montino - ieri alle 17.30 ho trovato una folla di gente che aspettava di entrare per incontrare i malati. Il Pronto Soccorso funziona come un reparto. Ho trovato circa 70 pazienti, anziani con tutte le patologie, bambini, gente intubata con l'ossigeno o costretti a fare i propri bisogni in corsia, nelle sacchette o nelle barelle”.

Proseguendo la descrizione di quello che lo stesso Montino ha definito “girone infernale”, il capogruppo Pd ha detto di aver contato dieci lettighe in corsia. Mentre nelle stanze previste per sei letti ce n'erano undici, con problemi riguardanti l’ossigeno per le terapie "che viene portato con macchinari mobili perché le prese sono solo sei”. “Mi è stato spiegato che i pazienti sono ricoverati lì di media per tre giorni, otto ma anche 15 giorni”, ha proseguito, e tutto questo accade mentre “tutti sanno che a Tor Vergata c'è un reparto vuoto perché manca il personale”.
Tutti i pazienti, però, ha sottolineato Montino, “mi hanno segnalato che infermieri e medici sono bravissimi, sono gli unici che stanno loro accanto, ma che lavorano in cattive condizioni e con disagi continui”.

“Renata Polverini invece di iniziative politiche - ha concluso l’esponente Pd - faccia il suo mestiere e crei un piano straordinario, possibile pure in presenza del piano di rientro, contro questa situazione indegna della Capitale e d'Italia. Quello che ho visto oggi è una vergogna".

16 febbraio 2012
© Riproduzione riservata

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