Campania. Maraia (M5S) scrive a Grillo: “Il Piano ospedaliero è da rifare e l’incarico di commissario a De Luca da revocare”
Il deputato contesta il mancato rispetto degli standard sanitari previsti dal DM 70/2015 e il possibile verificarsi di danni erariali. Ha inoltre chiesto di sollecitare la Regione al fine di attivare le procedure necessarie a dichiarare la decadenza del direttore dell’Asl di Avellino, Maria Morgante, a causa di una reiterata violazione della normativa sulla trasparenza. LA LETTERA DI MARAIA AL MINISTRO
25 LUG - “È evidente che l’attuale programmazione contenuta nel Piano Ospedaliero” del Commissario ad Acta della Regione Campania, nonché governatore,
Vincenzo De Luca, “è del tutto incongruente rispetto all’incarico a lui conferito dal Consiglio dei Ministri” poiché “non vengono rispettati gli standard ospedalieri del DM 70/2015: obbiettivo principale indicato dall’Esecutivo al Commissario”. Per questo il deputato del Movimento 5 Stelle,
Generoso Maraia, ha scritto al ministro della Salute,
Giulia Grillo, chiedendo la revisione del Piano e la revoca dell’incarico di commissario a De Luca.
Generoso chiede anche la rimozione del Dg della Asl di Avellino, Maria Morgante, contestando una “reiterata violazione della normativa sulla trasparenza”. In particolare, spiega Generoso nella lettera, “l’Asl AV non ha mai provveduto ad aggiornare l’elenco delle strutture private accreditate negli anni 2014, 2015, 2016 e 2017, violando l’art. 42, comma 4 del D. Lgs. cit. L’elenco 2018 (all. 4) è stato pubblicato solo di recente dall’ASL AV a seguito di ripetute richieste effettuate dal sottoscritto. La ASL AV, inoltre, sempre in violazione dell’art. 42, comma 2 cit., non ha provveduto a pubblicare sul proprio sito internet il contratto siglato con la Fondazione Don Gnocchi”.
Per il deputato, la mancata pubblicazione dell’elenco degli accreditati “potrebbe aver favorito la presenza all’interno dell’ASL AV di soggetti privati che in modo abusivo hanno effettuato prestazioni sanitario per conto e a carico del SSR, così come successo nel caso della ONLUS AIAS di Avellino, oggi al centro di un’indagine della Procura della Repubblica di Avellino”.
Quanto al Piano ospedaliero, per Generoso “viola l’art. 2.3 dell’allegato al DM 70/2015 poiché programma soltanto nove Ospedali DEA di I livello a fronte di un fabbisogno minimo necessario di venti strutture” e “non rispetta lo standard che impone il rapporto minimo di un DEA di I livello ogni 300.000 abitanti”.
Sotto accusa anche lo spazio riservato al privato al di fuori di quanto previsto dalla legge.
25 luglio 2018
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