Sicilia. Regione premiata per la programmazione dei Fondi europei
La Sicilia, grazie a due progetti riguardanti il miglioramento dei servizi diagnostici e la mappatura dei bisogni basata su evidenza dei flussi epidemiologici, è stata scelta per contribuire al progetto “Egregio III”. L’assessore alla Salute, Massimo Russo, ha commentato il riconoscimento europeo dicendosi “orgoglioso di questo attestato che conferma gli enormi risultati raggiunti in termini di credibilità e fiducia”.
20 SET - Importante riconoscimento europeo per la sanità siciliana che è stata scelta per contribuire al progetto "Euregio III" con due esempi di "buone pratiche" nell'uso dei fondi strutturali europei per investimenti nel campo della sanità. I progetti hanno riguardato il miglioramento dei servizi diagnostici e la mappatura dei bisogni basata su evidenza dei flussi epidemiologici. In particolare, quest’ultimo è stato apprezzato per la corretta definizione delle attività di programmazione della spesa che ha portato all'impegno di oltre 100 milioni di euro per l'acquisto di apparecchiature di "alta tecnologia" e alla programmazione di una spesa di 72 milioni di euro per interventi che serviranno a innalzare i livelli di salubrità e sicurezza.
La selezione è stata effettuata da "Euregio III", il gruppo di studio europeo nato con l'obiettivo di supportare la programmazione dei fondi strutturali europei in Sanità. Ed è stato lo stesso presidente di Euregio III, Jonathan Watson, a comunicare la scelta della Sicilia con una lettera inviata all'assessore regionale della Salute, Massimo Russo, nella quale ha epsresso l'augurio "di poter continuare a lavorare con la Sicilia sui temi della salute e dei fondi strutturali europei".
"Un riconoscimento che ci inorgoglisce - ha commentato l'assessore Russo -. È la conferma di come la Sicilia stia continuando a percorrere una strada virtuosa, ottenendo enormi risultati anche in termini di credibilità e fiducia. Abbiamo conquistato l'attenzione di un gruppo di studio indipendente e rigoroso in Europa, per la capacità di programmazione, organizzazione e razionalizzazione della spesa”. “Le nostre aziende sanitarie – ha concluso - avranno la possibilità di dare una maggiore offerta sanitaria in tutta la regione perchè la maggior parte degli investimenti va a colmare carenze di dotazioni tecnologiche nel territorio, contribuendo a ridistribuire l'offerta e a ridurre la migrazione sanitaria”.
Attualmente, infine, ricordiamo che è in fase avanzata di definizione anche il progetto per il collegamento a banda larga di tutte le aziende sanitarie (12 milioni di euro) e si attende il parere della Commissione europea per passare alla progettazione di un intervento che permetterà di dotare di cartella clinica elettronica tutti i posti letto ospedalieri nonché per dotare la Sicilia di uno dei quattro centri di Adroterapia in Italia.
20 settembre 2011
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