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XVI Giornata nazionale del sollievo. Alla Lombardia il premio “Gerbera d’oro” 2017


È stato insignito del premio della Fondazione nazionale Ghirotti e dalla Conferenza delle Regioni e delle province autonome il progetto “Rete terapia del dolore, Red Milano” presentato dall’Azienda socio sanitaria territoriale Grande Ospedale Metropolitano Niguarda. “Menzioni speciali” per due progetti della Liguria e dell’Emilia Romagna

25 MAG - Va alla regione Lombardia la “Gerbèra d’oro” 2017. Un riconoscimento che ogni anno la Fondazione nazionale Ghirotti e la Conferenza delle Regioni e delle province autonome attribuiscono ad una struttura sanitaria che si è distinta nell’affrancamento dal dolore inutile e per le terapie più avanzate e l’umanizzazione delle cure.
 
Tra 34 i progetti provenienti da 12 Regioni che hanno partecipato all’edizione 2017 è stato premiato in particolare il progetto “Rete terapia del dolore, Red-Milano” presentato dall’Azienda socio sanitaria territoriale Grande Ospedale Metropolitano Niguarda.
 
Il progetto Red Milano. L’offerta di cura al paziente con dolore è caratterizzata da un’elevata frammentazione, inappropriatezza e difficoltà di accesso alle adeguate cure specialistiche. Proprio con la creazione e l’implementazione della rete Red-Milano è stato quindi possibile garantire la continuità assistenziale e la relazione con tutti gli erogatori multi specialistici territoriali e ospedalieri. Red Milano ha come obiettivi: informazione ai cittadini e orientamento degli operatori sui servizi di terapia del dolore; presa in carico specialistica e organica dei pazienti affetti da dolore cronico complessi e refrattari ai trattamenti; accesso tempestivo alle cure appropriate algologiche contro il dolore; riduzione della frammentazione dei servizi; miglioramento della qualità di trattamento dei malati da parte dei Medici di medicina generale.

I medici di medicina generale offrono una prima risposta alle esigenze di cura, intervengono sul dolore e indirizzano il paziente complesso ai centri specialistici di terapia del dolore. E dal 2015 il Niguarda, dopo essere stato identificato come centro di terapia del dolore di secondo livello, ha assunto un ruolo centrale nelle azioni per la costruzione di una rete di centri specialistici proprio per rispondere alle esigenze dei pazienti inviati dai medici di medicina generale. Si è partiti da un’analisi preliminare dei bisogni, poi sono stati contattati tutti i centri erogatori di terapia del dolore del territorio milanese che sono entrati a far parte della futura rete del dolore milanese ponendo alcune condizioni per l’accesso: mappatura dei servizi, utilizzo del logo della rete sul proprio sito web, disponibilità di slot riservati al contatto diretto con il Medico di medicina generale. Sono nove le strutture ospedaliere hanno aderito al progetto ed è stata redatta una carta dei servizi della Rete della Terapia del Dolore di Milano (RED-Milano), inviata ai Medici di Medicina Generale.
 
Le menzioni speciali. La Commissione che ha valutato le proposte ha inoltre riservato “menzioni speciali” ad altri due progetti.
 
Il primo, proviene dalla Regione Liguria. Proposto dalla Onlus “SorridiconPietro” e realizzato in collaborazione con l’Istituto Gaslini e la Asl di Imperia prevede una serie di incontri, riservati agli studenti delle scuole di secondo grado, finalizzati alla conoscenza delle cure palliative, anche attraverso un cortometraggio di 13 minuti, interamente realizzato dalla “SorridiconPietro”.
 
L’altro progetto “menzionato” arriva dalla Regione Emilia-Romagna e precisamente dall’ Azienda Ospedaliera Irccs Arcispedale S. Maria Nuova di Reggio Emilia, Struttura Complessa di Pediatria con il progetto “Ambulatorio pazienti pediatrici clinicamente complessi”. L’ambulatorio è rivolto a bambini con patologie neurologiche, neuromuscolari, malattie rare e genetiche, sindromi endocrinologiche con disfunzione respiratoria, metaboliche, degenerative, broncodisplasia del prematuro, patologie con diagnosi “non ancora nota”. L’ambulatorio ad un anno dalla sua istituzione segue ad oggi 170 bambini ed è un punto di riferimento, perché rappresenta l’interfaccia con gli altri reparti e servizi ospedalieri nelle varie fasi delle cure.
 
Infine nell’ambito della sezione “Piccoli, ma belli”, dedicata a progetti che pur essendo di dimensione più ridotta hanno comunque un valore fortemente significativo, è stata attribuita una menzione particolare alla Regione Veneto per il progetto presentato dall’Azienda Ospedaliera di Padova in cui si prevede “Il massaggio Shiatsu a supporto delle cure in Oncoematologia Pediatrica”. Nel Reparto della Clinica di Oncoematologia Pediatrica dell’Azienda Ospedaliera Università di Padova, si realizza infatti un programma di sedute di questo genere massaggi, con frequenza bi-settimanale, grazie anche alla collaborazione di operatori volontari della Scuola Internazionale di Shiatsu Italia Padova.

25 maggio 2017
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