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Punti nascita. Gallera: “L’unico di Vigevano sarà al Civile”


L’assessore ha invece comunicato il non accoglimento da parte del Ministero della Salute della deroga chiesta per il punto nascita di Stradella. “Ma è mia intenzione chiedere al ministero un ripensamento, perché secondo l’Asst l’ospedale potrebbe arrivare a un numero di parti molto vicino ai 500”.

13 DIC - “Se da un lato devo comunicare che la deroga che avevamo chiesto per il punto nascita di Stradella purtroppo non è stata accolta, sono lieto di informarvi che rimarrà all’ospedale Civile e sarà attivo dal prossimo mese di febbraio, il punto nascita di Vigevano. Grazie a un accordo tra l’ospedale Beato Matteo del gruppo privato San Donato, Asst e Ats di Pavia, infatti, i reparti di Ostetricia dei due presidi saranno unificati lasciando attivo solo quello dell’ospedale pubblico”. Lo ha annunciato l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, intervenendo ieri pomeriggio a margine della conferenza organizzata per presentare il progetto riguardante il nuovo Presst di Broni-Stradella, in provincia di Pavia.

L’assessore ha spiegato che la decisione relativa alla chiusura del punto nascita di Stradella “arriva in seguito all’applicazione della legge nazionale che ha imposto la chiusura dei punti nascita che non raggiungono il limite di 500 parti all’anno. Considerato però - ha aggiunto - che da comunicazioni dell’ Asst l’ospedale di Stradella potrebbe raggiungere un numero di parti molto vicino ai 500 è mia intenzione chiedere un ripensamento al Ministero".

“Evento - ha concluso Gallera - che riusciamo, invece, a scongiurare a Vigevano con l’unificazione dei due reparti degli ospedali cittadini. In questo modo, infatti, la soglia sarà ampiamente superata e Vigevano grazie all’ottimo lavoro di collaborazione e sinergia tra l’Ats e l’Asst di Pavia e il gruppo San Donato, continuerà ad avere il suo presidio di riferimento territoriale. Considerato che il reparto di Ostetrica dell’ospedale Civile si troverà di fronte a un considerevole aumento del lavoro provvederemo immediatamente a emanare un bando per il reclutamento, in questa fase iniziale, di 5 ostetriche a cui ovviamente potrà accedere anche il personale ora in servizio al Beato Matteo”.

13 dicembre 2016
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