Abruzzo. Liste d’attesa, l’Asl 1 attiva il servizio recall per confermare le prenotazioni
Circa 600 le telefonate a settimana che la ‘squadra’ di operatori Asl effettuerà per chiedere all'utente di confermare la presenza all'imminente visita o esame prenotato. In caso di disdetta, la visita sarà rimessa a disposizione del sistema e quindi delle altre persone. Stimata una riduzione dei tempi di attesa tra il 10 e il 20%.
14 APR - Circa 600 telefonate a settimana per richiamare gli utenti, a ridosso del giorno fissato, recuperare le prenotazioni che vengono disertate e fare spazio ad altre persone. La nuova governance della Asl 1 guidata dal neo nominato dg
Rinaldo Tordera ‘aggredisce’ così uno dei problemi che, in tutta Italia, affligge le aziende sanitarie, vale a dire le lunghe attese per sottoporsi a visite ed esami, attivando il cosiddetto recall, il sistema di contatto telefonico con cui l’azienda individuerà, nell’imminenza della data fissata, le prenotazioni che l’utente lascerà cadere, senza disdirle, “occupando così una casella nell’agenda del Cup a danno di chi ha effettivamente necessità di fare l’esame”, osserva la Asl in una nota.
La squadra di operatori telefonici Asl entrerà a breve in azione al ritmo di 2.400 telefonate al mese per rimettere in circolo nel sistema le prenotazioni a cui l’utente non dà seguito.
I nuovi vertici della Asl 1 hanno anche fatto una prima, indicativa stima della portata dei benefici che la misura introdotta potrà avere sugli utenti. “Secondo una valutazione di massima da parte dei dirigenti, l’iniziativa legata all’attivazione del recall dovrebbe abbreviare le attese in una misura compresa tra il 10% e il 20%, con un medesimo, contestuale recupero di posti da riassegnare ad altri utenti. Una percentuale che, applicata a tutte le prenotazioni che pervengono ogni giorno al Cup della Provincia di L’Aquila, si dovrebbe tradurre in un considerevole numero di caselle recuperate e in uno scorrimento continuo delle prenotazioni a favore degli utenti che restano fuori proprio per via di impropri intasamenti”.
Dopo aver avviato questa azione di ‘bonifica’ delle prenotazioni prima inoltrate e poi disertate, il piano messo a punto dalla Asl prevede verifiche sui risultati attesi “e, se necessario, aggiustamenti e potenziamenti del sistema telefonico pensato per migliorare il circuito delle prenotazioni. Ciò per fare in modo che nessun posto disponibile resti su un binario morto a seguito della mancata disdetta di chi l’ha prenotato”.
Il recall, tra altro, è congegnato in modo tale da prevedere più passaggi telefonici nei confronti dell’utente da parte del team di operatori dell’azienda sanitaria. “Infatti, se va a vuoto il primo tentativo, l’utente viene richiamato più volte per sapere se conferma la prenotazione già effettuata”.
14 aprile 2016
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