Mattarella in visita all’Inmp: “Italia all’avanguardia nella solidarietà”
Il presidente della Repubblica si è recato oggi in visita presso l’Istituto che da anni si occupa della salute dei migranti e delle persone in difficoltà. Presente anche il ministro Lorenzin: “Non abbiamo avuto, in questi anni, nemmeno un caso di malattia grave e pericolosa da migranti. Le patologie che fanno paura viaggiano in aereo. Anche in prima classe”
03 MAR - Il Presidente della Repubblica
Sergio Mattarella è stato oggi in visita ufficiale all’INMP, Istituto Nazionale per la promozione della Salute delle popolazioni Migranti e per il contrasto delle malattie della Povertà. La visita si è svolta in occasione dell’inaugurazione degli spazi dell’antico Ospedale San Gallicano di Trastevere, oggi sede dell’INMP, ristrutturati grazie al contributo della Regione Lazio.
“Il nostro Paese in questi anni è stato, e continua ad essere, all'avanguardia nella solidarietà” ha detto Sergio Mattarella. “Lo è anche in questi giorni con i corridoi umanitari, con gli aiuti che si stanno realizzando per i corridoi umanitari, accogliendo migranti e profughi che giungono da Paesi, da zone e da territori tormentati dalla guerra. Non ne facciamo un titolo di vanto - ha detto ancora il Capo dello Stato - ma sappiamo che in questo modo osserviamo la nostra Costituzione, le varie Carte dei Diritti dell'Uomo, i principi di umanità che sono alla base della convivenza. L'Inmp si colloca in questo solco, in questa direzione”.
“Non abbiamo avuto, in questi anni, nemmeno un caso di malattia grave e pericolosa da migranti. Le patologie che fanno paura viaggiano in aereo. Anche in prima classe. Abbiamo però assistito moltissimi migranti: non ci sono 'grandi' virus sui barconi, ci sono molti traumi. E i segni di tante, tante violenze", ha detto il ministro
Beatrice Lorenzin. "In questi anni – ha sottolineato il ministro - sono stati realizzati tanti studi sulla salute dei migranti. Come Italia, su questo tema, siamo stati promotori della Carta di Roma alle Nazioni unite. E abbiamo lavorato per dotarci di protocolli d'azione. Presto faremo una carta sanitaria sui migranti, la stiamo elaborando insieme all'Oms. Ci stiamo tarando su quello che abbiamo registrato: oltre al tipo di patologie tipiche di chi è sottoposto a questi viaggi lunghi, stressanti, in condizioni estreme, purtroppo abbiamo moltissimi traumi fisici. Persone che hanno avuto varie fratture. Sono moltissime, poi, le violenze sessuali sia sulle donne che sui bambini. Questo richiede tanto lavoro non solo dal punto di vista strettamente medico ma anche psicologico". “Tutte le strutture del Ssn sono speciali – ha concluso Lorenzin - ma alcune lo sono di più. È questa è una di quelle.
“Il nostro Istituto sotto l’egida del Ministero della Salute e in stretta collaborazione con tutte le Regioni, opera come catalizzatore, come ponte, come nodo di scambio tra le numerose e generose iniziative che hanno già accolto questa sfida”, ha detto il direttore dell’Inmp
Concetta Mirisola. “Iniziative pubbliche e del privato non profit – ha sottolineato Mirisola - cui si uniscono gli slanci di singoli cittadini e operatori: è un tessuto vivo e operoso, spesso silenzioso, su cui la convivenza civile trova fondamento sicuro. Noi desideriamo fare sino in fondo la nostra parte, come Istituzione e come singole persone, unendo agli altri le nostre forze e integrando le conoscenze e le competenze. Assistenza, ricerca, formazione: il nostro impegno è di dare risposte sociosanitarie immediate a chi ha bisogno ma anche di facilitare l’attuazione omogenea del diritto all’assistenza nei vari territori, come pure di potenziare le evidenze scientifiche e offrirle al decisore, agli operatori e all’opinione pubblica. Occorre superare pregiudizi e saper adottare scelte opportune ed equilibrate”.
In occasione della visita del Presidente della Repubblica, è stato presentato il volume istituzionale “
Equità, salute, rispetto. L’INMP tra passato e presente, per il futuro” che traccia la storia dell’INMP e del luogo che lo ospita, da sempre dedicato all’accoglienza e alla cura delle Persone più fragili, ieri come oggi. Un luogo recuperato nel rispetto della tradizione e dei beni culturali e dedicato agli scopi attuali dell’Istituto quali la prevenzione, la cura, la ricerca e la lotta contro le disuguaglianze.
03 marzo 2016
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