Sardegna. Ex San Raffaele. La Regione sigla accordo con la Qatar Foundation
Grazie ad un investimento complessivo di 1,2 miliardi di euro aprirà a Olbia un nuovo ospedale di alta specializzazione collegato a un centro di ricerca scientifica di livello internazionale. I posti letto pubblici saranno 228 nel 2015 e arriveranno a 242 nel 2016.
03 SET - Via libera all’accordo tra la Regione Sardegna e la Qatar Foundation Endowment per il rilancio dell’ex San Raffaele. Con la firma dell’accordo parte la realizzazione del progetto che ribalta il fallimento della struttura. In tempi rapidi, aprirà a Olbia un nuovo ospedale di alta specializzazione collegato a un centro di ricerca scientifica di livello internazionale, con un investimento complessivo di 1,2 miliardi di euro.
“La Sardegna – ha commentato il presidente
Francesco Pigliaru – mostra al mondo la propria affidabilità e si apre ad altri possibili investitori stranieri. Ad esempio è importante il ruolo scientifico-tecnologico che General Electric ha dichiarato pubblicamente di voler assumere all’interno di questo progetto. L’accordo inoltre dimostra che i percorsi burocratici possono essere brevi anche senza pericolose scorciatoie né norme di emergenza, come troppo spesso è accaduto in passato con risultati disastrosi”.
L’accordo è frutto di incontri serrati partiti il 16 maggio scorso tra la Regione Sardegna, la Qatar Foundation Endowment (Qfe) e l’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù, con la sottoscrizione di un’intesa per l’attivazione di un tavolo tecnico sanitario per la specifica definizione dei contenuti dell’offerta e dell’attività del nuovo ospedale e del polo di ricerca nell’area territoriale della Gallura.
I posti letto pubblici dell’ex San Raffaele di Olbia saranno 228 nel 2015 e arriveranno a 242 nel 2016. A disposizione poi altri 50 posti letto a pagamento. In fase di avvio il nuovo ospedale disporrà di 178 posti letto complessivi, di cui 108 per acuti e 70 per post acuti. A regime, in fase di completamento dell’offerta ospedaliera, che si stima possa essere raggiunta nei 12 mesi successivi all’avvio, il nuovo ospedale disporrà dunque di 242 posti letto complessivi: 142 per acuti e 100 per post acuti.
I posti letto andranno così ripartiti nei diversi reparti dell’ospedale. Pedriatria ne ospiterà 18 nel 2015 a 22 nel 2016, mentre chirurgia pediatrica passerà da 9 a 11 posti letto. Per l’area chirurgica 2 posti sono assegnati a oculistica, mentre crescono i posti in ortopedia da 12 a 15 nel biennio. Urologia guadagnerà due posti dal 2015 al 2016, passando da 8 a 10. La chirurgia oncologica potrà usufruire inizialmente di 10 posti letto, che arriveranno a quota 14 l’anno successivo. Due posti in più per la terapia intensiva, da 4 a 6, mentre alla terapia sub intensiva chirurgica saranno destinati 4 posti. Day surgery invece passerà da 7 a 10, segnando un più tre posti letto. Medicina internistica parte con 10 posti letto ma ne guadagnerà altri 2 nel 2016, mentre cardiologia da 5 arriverà a 11 posti letto. Più 4 posti letto per neurologia: da 9 a 13. Quattro posti invece per stroke unit. Due posti letto per cardiochirurgia e altri due per neurochirurgia, mentre passeranno da due a quattro quelli della chirurgia vascolare. Per un totale di posti letto per acuti di 142. L’area della riabilitazione è suddivisa in 80 posti letto per il recupero e la riabilitazione funzionale (nel 2015 saranno 60, con un aumento di 20 l’anno dopo). La neuro-riabilitazione raddoppierà i posti da 10 a 20, per un totale di posti letto acuti che andrà da 70 ospiti a 100.
Il nuovo ospedale di Olbia sarà un polo di ricerca scientifica volto a migliorare le conoscenze nei settori biomedici strategici per il sistema sanitario in Sardegna e in Qatar, inseriti al tempo stesso in un contesto di rilevanza scientifica a livello internazionale. I futuri progetti di ricerca, svolti presso il nuovo Ospedale di Olbia saranno integrati con le eccellenze scientifiche operanti nel territorio sardo. La QFE si avvarrà dell’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù per creare le condizioni per trasformare il nuovo ospedale gallurese in un Irccs.
Le aree tematiche su cui verterà la ricerca scientifica sono quella genetica e genetica della popolazione e malattie: immunogene, epigenetica, genetica, epidemiologica. Ricerca sulle malattie neurodegenerative, come sclerosi multipla, sclerosi laterale amiotrofica, paraparesi spastiche familiari, demenze, malattia di Parkinson. E ancora studi sulle malattie autoimmuni e malattie rare e complesse dell’età pediatrica, quali obesità, malattie metaboliche, NAFLD, ematologiche e oncologiche del bambino. Studi mirati e ricerca in materia di cardiologia e cardiochirurgia, oncologia della mammella e malattie correlate allo stile di vita e disordini complessi. Infine, riabilitazione e medicina dello sport e invecchiamento.
Qfe garantisce l interventi strutturali per 35 mln di euro, ammodernamento per 60 mln di euro, attrezzature sanitarie per 55 mln di euro, ICT per 10 mln di euro e altre forniture per 3 mln di euro. Sono 70 mln annui gli stanziamenti per i costi annuali di gestione operativa, che sono relativi alle attività svolte in regime convenzionato, in solvenza e per le attività di ricerca direttamente svolte all’interno del nuovo ospedale. Infine, attribuisce una riserva di almeno 10mln euro annui sul fondo di ricerca della Qatar National Research Fund per il finanziamento dei progetti presentati in ambito regionale, giudicati di valenza scientifica, sulla base degli standard internazionali come definiti dal Qnrf.
L’Amministrazione regionale si impegna a rimborsare alla gestione della struttura di Olbia per i servizi sanitari offerti in regime convenzionato fino a un massimo di 55,6 milioni, incluse le funzioni aggiuntive e le prestazioni di specialistica ambulatoriale. Per le funzioni assistenziali remunerate il tetto massimo annuo è di 8,5 milioni.
03 settembre 2014
© Riproduzione riservata
Altri articoli in Regioni e Asl