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Abruzzo. Intersindacale in stato di agitazione. “Chiodi riapra i tavoli per risolvere le criticità del Ssr”

di Marzia Caposio

Dopo gli iniziali incontri nell’ottobre scorso, i tavoli “sono stati bloccati da una decisione immotivata dello stesso Presidente”, si legge nella lettera inviata dall’intersindacale abruzzese al prefetto dell’Aquila per chiedere un intervento.

27 MAR - L’Intersindacale Sanitaria Abruzzese (ISA) ha dichiarato lo stato di agitazione per chiedere “l’immediata riattivazione, più volte sollecitata, da parte del Presidente della Giunta Gianni Chiodi, dei tavoli regionali concordati nel corso della riunione dell’agosto scorso fra lo stesso e le OO.SS. rappresentanti gli operatori sanitari dell’area della dipendenza e dell’area convenzionata che, dopo gli iniziali incontri nell’ottobre scorso, sono stati bloccati da una decisione immotivata dello stesso Presidente”.

In particolare, spiega l’intersindacale in una lettera inviata al Prefetto de l’Aquila per chiederne l’intervento, i tavoli di concertazione per il Servizio Sanitario Abruzzese avrebbero dovuto interessarsi di:

1.    Riformulazione condivisa fra la Regione e le OO.SS. degli operatori sanitari delle progettualità riferibili ai progetti prioritari del Piano Sanitario Nazionale previsti dall’Accordo Stato-Regioni del 20 febbraio 2014 (Rep. Atti n° 13/CSR (articolo 1, comma 34, della legge 23 dicembre 1996, n° 662).

2.    Informatizzazione del Servizio Sanitario Regionale, dopo censimento e dopo quantificazione delle risorse impegnate attualmente nei tanti progetti informatici (Rete MMG, Anagrafe vaccinale, Gestione screnings, etc), al fine di canalizzarle in un unico progetto per poter realizzare anche l’implementazione del fascicolo sanitario elettronico entro il 31.12.2014 (istituzione tavolo sanità elettronica con gli operatori sanitari).

3. Risoluzione del problema “Liste di attesa” attraverso:
• la individuazione delle prestazioni specialistiche e diagnostiche di 1° livello da allocare ed erogare soltanto a livello distrettuale;
• la obbligatorietà, da parte di tutti i medici prescrittori, dipendenti e convenzionati, della delibera di Giunta Regionale n°575 dell’11.08.2011 riguardante l’assegnazione delle classi di priorità alla maggior parte delle prestazioni sanitarie erogabili nelle AA.SS.LL;
• il monitoraggio della libera professione intramoenia aziendale.

4. Riorganizzazione dell’assistenza sanitaria territoriale potenziando l’attività delle prestazioni
• erogate dalle aree distrettuali ricorrendo a:
• costituzione dei nuovi istituti previsti dalla legge Balduzzi (UCCP, UTAP, etc.) sulla base di linee guida operative regionali;
• posti letto territoriali (per esempio posti letto per cure intermedie della Regione Toscana, posti letto in ospedali di prossimità) per i pazienti abbisognevoli di stabilizzazione del quadro patologico post ricovero acuto.

5. Contenimento della spesa farmaceutica ricorrendo a:
• l’identificazione di percorsi terapeutici per le patologie che assorbono maggiori risorse
economiche (patologie oncologiche e patologie croniche, diabete in primis);
• il maggior ricorso alla distribuzione diretta per erogare farmaci alle dimissioni da ricovero e dopo visite sia nei presidi pubblici che nei presidi privati, nelle residenze sanitarie assistite, nelle residenze assistite ed in altre strutture di accoglienza come prevede la legge 405 del 2001;
• l'eventuale ricorso alla distribuzione per nome e per conto identificando un prontuario farmaceutico regionale (orange book).

Marzia Caposio

27 marzo 2014
© Riproduzione riservata

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