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Romagna. Nasce l'azienda sanitaria unica “Hub and spoke”. Quattro Asl in una

di Edoardo Stucchi

Dal 1° gennaio è nata l'Azienda unica che riunisce i servizi delle Asl di Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini. I trattamenti complessi saranno erogati nelle strutture ospedaliere altamente specializzate dove sono concentrate professionalità e tecnologie (Hub), a cui gli ospedali del territorio (Spoke) invieranno gli ammalati quando necessario

14 GEN - Hub and spoke, un termine aeronautico per indicare l'aeroporto intercontinentale cui fanno riferimento gli altri scali vicini. Ora anche le Asl potranno essere Hub and spoke, Succede in Romagna dove dal primo gennaio è nata l'Azienda unità sanitaria locale della Romagna. Così, i trattamenti complessi, come ad esempio, trapianti di organi, interventi di cardiochirurgia, cura delle grandi ustioni o di grandi traumi, diagnosi e cura delle malattie rare, saranno erogati presso strutture ospedaliere altamente specializzate (Hub),  cui gli ospedali del territorio (Spoke) invieranno gli ammalati quando necessario: Hub sono i Centri di alta specialità, dove sono concentrate le professionalità e le tecnologie adeguate. L’accesso a questi Centri è richiesto, sulla base di precise esigenze cliniche, dagli specialisti degli ospedali del territorio.

Dal primo gennaio, dunque, è decollata l'Ausl della Romagna, che riunisce le strutture e i servizi delle Aziende Usl di Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini, che da tale data hanno cessato di esistere. L'Ausl della Romagna, creata da una legge istitutiva, (la legge regionale 22 del 2013), è la quinta azienda sanitaria italiana per popolazione residente e tra le prime per superficie territoriale e numero di ospedali.

Il territorio di riferimento, di 5.098 chilometri quadrati, ha infatti una popolazione di 1.124.896 persone residenti (1.106.375 gli assistiti). Con 3.355 posti letto nel sistema pubblico (che salgono a 4.895 con il privato accreditato), la nuova Azienda Usl dispone di 15 ospedali pubblici, cui si aggiunge l’Istituto scientifico romagnolo per lo studio e la cura dei tumori di Meldola e 14 case di cura private accreditate totali. I dipendenti sono 14.789 mentre i professionisti convenzionati con l’Azienda sanitaria unica, medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, sono rispettivamente 796 e 158.

Il volume di attività specialistica prodotta nel 2012 dalle quattro aziende romagnole, tra visite ed esami, è stato di 14.662.290 prestazioni. Per quanto riguarda il finanziamento regionale, il volume complessivo delle quattro Aziende sanitarie romagnole per il 2013 si è attestato a 1,725 miliardi di euro su un totale di 6,883 miliardi di euro relativo a tutte le Aziende Usl dell'Emilia­Romagna.

L'obiettivo alla base dell'istituzione dell'Azienda Usl della Romagna, non è basato sul risparmio di risorse, bensì sulla loro massima valorizzazione e quindi ottimizzazione d'utilizzo, continuando ad erogare elevati livelli di assistenza, attraverso un progetto di innovazione, sviluppo e crescita.

Con una delibera approvata dalla Giunta regionale, Andrea Des Dorides, già direttore generale dell’Azienda Usl di Ravenna dal 6 giugno 2012, è stato designato alla guida dell’Azienda Usl della Romagna.  I direttori sanitari e direttori amministrativi delle preesistenti quattro aziende sanitarie, resteranno in carica fino al 31 marzo 2014, data in cui in è prevista la nomina, da parte del direttore generale, di un direttore amministrativo e di un direttore sanitario per la nuova Azienda Asl.

Ma l'azienda sanitaria romagnola eccelle anche per la qualità e l'efficienza del suo portale (www.saluter.it) facile da usare e immediato da comprendere per tutti i cittadini, anche quelli che hanno meno che fare con i computer e internet. Suddiviso in tre aree, le comunicazioni, i servizi e la programmazione. Ma il link più cliccato è sicuramente quello dei servizi dove l'assistito trova, in chiaro, tutte le modalità e possibilità di accesso all'assistenza, a casa, in ospedale, con particolare attenzione ai ticket, alla salute mentale e alle dipendenze patologiche. Particolare attenzione viene data alle malattie croniche, ai carcerati, alle malattie rare e ai problemi sociali derivanti da eventi particolari come terremoti. Un settore è dedicato anche agli assistiti per età (bambini,anziani ecc.) e all'assistenza all'estero, con tutte le modalità per usufruirne.

La realizzazione romagnola segue l'esempio della Toscana, che è già divisa in tre aree vaste, gli ESTAV, che rappresentano l’evoluzione dei Consorzi di Area Vasta, istituiti in Toscana con la deliberazione del Consiglio Regionale n. 144/2002, per fornire alle Aziende Sanitarie,  il supporto tecnico­amministrativo. Anche il territorio delle Marche è suddiviso in 5 aree vaste cui si aggiungono, fra le altre, quella brindisina, di Cagliari e di Benevento.

Edoardo Stucchi

14 gennaio 2014
© Riproduzione riservata

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