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Friuli Venezia Giulia: approvate Linee per gestione 2011 del Ssr


Meno burocrazia e più equità territoriale nei finanziamenti. Sono questi i punti cardine delle nuove Linee per la gestione 2011 del Servizio sanitario regionale, approvate oggi in via preliminare su proposta dell'assessore alla salute, integrazione sociosanitaria e politiche sociali, Vladimir Kosic.

08 NOV - La Giunta regionale friulana ha oggi approvato in via preliminare quel documento di 68 pagine che andrà a delineare un nuovo modello di governance incentrato sulla riorganizzazione di servizi e apparati, specie se non a diretto impatto con i cittadini/utenti. Non tagli alle prestazioni erogate, dunque, ma una più efficiente razionalizzazione delle spese.
Le Linee di gestione indicano anche un nuovo metodo di finanziamento del sistema, che, andando oltre le assegnazioni su base storica, evolva verso criteri di maggiore equità territoriale.

Riportiamo di seguito le principali previsioni delle Linee per la gestione del Servizio sanitario regionale nel 2011:

Assetto Organizzativo. Nuove soluzioni organizzative che implicano in particolare l'eliminazione di doppioni. Sarà quindi prevista la concentrazione per ciascuna Area Vasta delle funzioni di anatomia patologica, laboratorio di analisi, trasfusionale e farmacia.
Per quanto riguarda invece le funzioni con degenza e le attività ambulatoriali, quindi a diretto impatto con l'utenza (Diabetologia, Nefrologia e Dialisi, Oculistica, Gastroenterologia, Dermatologia, Otorinolaringoiatria, Pneumologia, Urologia, Neurologia) i reparti resteranno inalterati.

Aree materno-infantili e punti nascita. In Friuli Venezia Giulia nascono ogni anno circa 10.500 bambini, in 11 diversi punti nascita. Considerate le indicazioni ministeriali che fissano, per ragioni di sicurezza, qualità e numerosità della casistica la soglia minima di 500 parti annui, non raggiunta dall'Ospedale di Gorizia, l'Azienda Sanitaria Isontina è tenuta a presentare, in sede di Pal 2011, la propria proposta sul nuovo assetto di offerta, ricercando nel frattempo soluzioni organizzative finalizzate appunto alla ricerca delle necessarie condizioni di sicurezza sia a Gorizia che a Monfalcone. I Punti nascita di Palmanova e Latisana, invece (circa 1.400 parti all'anno) saranno accorpati, con un primario unico e facendo ruotare le equipe.
 
Riordino degli ospedali ex art. 21. Novità in vista anche per gli ospedali di Gemona, Cividale, Sacile e Maniago. Per Gemona sono previsti l'implementazione del week surgery, nell'ambito di una riorganizzazione dell'attività chirurgica nell'Alto Friuli, e di posti letto per postacuti. A Cividale proseguirà il riorientamento verso attività ambulatoriali e territoriali. Previsto poi il rafforzamento di Sacile quale polo della riabilitazione. Potenziamento anche a Maniago dell'attività territoriale e dell'RSA e dell'offerta come ospedale di comunità.

Medici di famiglia. Rafforzamento del ruolo dei medici di famiglia, aiutandoli finanziariamente ad assumere collaboratori di studio per sollevarli da compiti burocratici diretti. Grazie ai collaboratori, il medico, oltre a fare le prescrizioni potrà anche prenotare visite specialistiche ed esami, indirizzando i propri pazienti agli specialisti di fiducia.

Riduzione dei tempi d’attesa. Rispetto ad alcune prestazioni che presentano caratteristiche di assoluta necessità ed urgenza, la cui erogazione presenta criticità, verrà avviata una sperimentazione per consentire al cittadino di rivolgersi a strutture private e vedersi riconosciuto il rimborso della prestazione stessa.

Meccanismi di finanziamento. La direzione sarà quella di superare il meccanismo di finanziamento riferito alla spesa storica. I finanziamenti saranno assegnati per Area Vasta, con un riequilibrio verso quelle Udinese e Pordenonese. Già nel 2011 ad esse saranno assegnati 4,6 milioni in più.

Irccs. Il finanziamento assegnato al Burlo Garofolo di Trieste e al Cro di Aviano dovrà essere in ogni caso tale da garantire la conservazione nel tempo delle peculiarità e dei requisiti previsti per il mantenimento del loro riconoscimento quali Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, ferma restando inoltre la loro piena autonomia per le funzioni speciali, legate al modello 'hub and spoke'.

Altri impegni. Sempre nel corso del 2011, come indicato dal Piano sociosanitario, la Regione sarà chiamata ad avviare la revisione di importanti atti pianificatori, quali il Piano oncologico (un percorso peraltro già iniziato), il Piano dell'emergenza (che prevede una centrale unica del 118 a Palmanova, presso la Protezione civile, dall'1 gennaio 2012), e quelli materno-infantile, della riabilitazione e della prevenzione. 





 

08 novembre 2010
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