Lazio: audizione con gli amministratori della 'Macroarea 3' sul Piano ospedaliero. “Siamo penalizzati”
La Commissione Sanità ha incontrato in audizione gli amministratori rappresentanti dei territorio in cui insistono le strutture sottoposte a riconversione nella 'Macroarea 3' (area pontina), individuata dal Piano di riordino della rete ospedaliera. Il sindaco di Sezze (Lt): “Piano da rivedere”.
08 NOV - Ecco qui di seguito l’audizione presso la Commissione sanità del Consiglio regionale del Lazio.
Lo scopo della seduta è stato quello di raccogliere dettagliate relazioni per ciascuna criticità in relazione alle riconversioni previste dal Piano al fine di trasmetterle, con opportune raccomandazioni, alla struttura commissariale per una più attenta valutazione.
"Il lavoro della Commissione - ha dichiarato la presidente
Alessandra Mandarelli - sta procedendo in linea con i tempi e le direttive imposte dall'iter del Piano di riordino. Stiamo continuando ad audire i sindaci dei territori in cui insistono le strutture sottoposte a riconversione e il nostro obiettivo primario è quello di raccogliere tutte le istanze e le richieste per conciliare al meglio le esigenze immediate dei cittadini con quelle più generali di tutta la Regione. Ciò non rappresenta un punto d'arrivo, ma solo l'inizio di un lavoro molto intenso, che ci porterà alla pianificazione del prossimo Piano sanitario regionale 2013-2015, con l'obiettivo di restituire a tutto il Lazio una Sanità moderna, ben organizzata e basata su criteri di appropriatezza ed efficienza".
Rispetto al contenuto delle audizioni, la vice presidente
Giulia Rodano (Idv) ha dichiarato: "Il quadro che emerge è che la Asl di Latina è stata ancora una volta ingiustamente penalizzata, nonostante sia stata più che virtuosa negli ultimi anni. Da quanto ci hanno raccontato i sindaci, non vediamo doppioni o sprechi da eliminare, anzi notiamo con piacere che a Sezze il polo universitario c'è e funziona bene, garantendo un ottimo servizio di day surgery alla popolazione locale. La mia domanda resta sempre la stessa: quanto si risparmia attraverso riconversioni come quelle prospettate nel sud Pontino?".
Sezze (Latina) - Il sindaco Andrea Campoli
"Le misure contenute nel Piano di riordino sono assolutamente da rivedere, anche perché la Asl di Latina non concorre a generare deficit, a prezzo di un'offerta sanitaria insufficiente. L'ospedale di Sezze, secondo il Piano, dovrebbe far capo a Latina, ma vi dico che spesso siamo utilizzati noi come un padiglione di Latina, che è in sofferenza. Il nostro presidio assolve a una funzione strategia soprattutto sull'assistenza geriatrica. Inoltre, sono in corso lavori di ristrutturazione e ampliamento, che male si conciliano con un ridimensionamento globale dell'offerta".
Gaeta (Latina) - L'assessore alla Sanità, David Vecchiarello
"Già tre anni fa abbiamo accettato un parziale ridimensionamento del nostro ospedale. All'epoca, però, si prospettava la realizzazione del 'Policlinico del Golfo', mentre nel nuovo Piano se ne parla solo vagamente e non è chiaro nemmeno dove fisicamente sorgerà. Nelle more, chiediamo di mantenere i servizi che attualmente eroghiamo, anche con meno posti letto. Pensare di gravare unicamente sull'ospedale di Formia è assai rischioso, in quanto si tratta di una struttura più vetusta della nostra e già in sofferenza rispetto alla capacità di ospitare un numero alto di pazienti contemporaneamente, soprattutto in coincidenza con i picchi estivi di presenze sul nostro territorio".
Anzio (Roma) - L'assessore alla Sanità, Patrizio Placidi
"Va dato atto a questa nuova classe politica di aver fatto uscire il Lazio da una situazione di stallo e di aver finalmente sbloccato i conti. In questa sede, voglio fare un appello per i nostri sei posti letto di oncologia, che sono un riferimento molto sentito dalla popolazione, in un'area purtroppo sempre più funestata da patologie tumorali".
08 novembre 2010
© Riproduzione riservata
Altri articoli in Regioni e Asl