Abruzzo. Stabile la mobilità passiva
Nel 2012, la mobilità sanitaria passiva è stata di 170 mln 384 mila euro, quella attiva di 102.113.00, con un saldo di – 68 milioni 271 mila euro, in leggero incremento rispetto al 2011 pari a – 67 milioni 155 mila euro. Saldo in attivo nella Asl di Avezzano Sulmona L’Aquila.
24 LUG - Per l’anno 2012, la mobilità sanitaria passiva è di 170 milioni 384 mila euro, quella attiva di 102.113.00, il saldo è di - 68 milioni 271 mila euro, in leggero incremento rispetto allo scorso anno, pari a - 67 milioni 155 mila euro.
Sono questi i numeri della mobilità intra ed extra regione illustrati nel corso di una conferenza stampa, dal direttore dell’Agenzia sanitaria regionale, Amedeo Budassi e dai direttori sanitari delle quattro Asl, Libero Colitti (AQ), Pasquale Flacco (Ch); Camillo Antelli (Te), Fernando Guarino (Pe).
Questi i saldi Asl per Asl: Avezzano-Sulmona-L’Aquila 3.854.996,27; Lanciano-Vasto- Chieti –25.326.945,37; Pescara –1.651.222, 51; Teramo – 45.098.776,124.
Nell’analisi delle singole aziende sanitarie, l’unica con il saldo in attivo resta la Asl di Avezzano Sulmona L’Aquila, in cui i pazienti che vengono da altre regione sono superiori a quelli che decidono di farsi curare fuori. La Asl di Pescara nel 2012 rispetto al 2011 incrementa la mobilità attiva extra, quindi riesce con le sue specialità ad avere una maggiore capacità di attrazione e riduce la passiva. La Asl di Chieti e quella di Teramo presentano un saldo sostanzialmente uguale all’anno scorso, con una riduzione della spesa per i ricoveri ma con un incremento quasi nella stessa misura di quella per la specialistica ambulatoriale. Per quanto riguarda l’azienda teramana il distretto di Sant’Omero ha ridotto la mobilità passiva per ricoveri nel 2012 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, riuscendo a recuperare circa 1 milione e 600 mila euro verso le Marche.
Per quanto riguarda la mobilità attiva, l’Abruzzo risulta attrattiva per i residenti delle regioni Lazio, Molise e Puglia; di contro, per la mobilità passiva, i pazienti abruzzesi prediligono le Marche, il Lazio e l’Emilia Romagna.
24 luglio 2013
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