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Trento. Costituito il fondo sanitario integrativo provinciale


Il fondo senza fini di lucro è stato costituito con associazioni datoriali e sindacali e garantise forme integrative di assistenza per i casi di malattia, invalidità, infortunio, non autosufficienza. Possono aderirvi i datori di lavoro che svolgono la loro attività all’interno del territorio provinciale.

09 LUG - Via libera al “Fondo Sanitario Integrativo della Provincia di Trento - Fondo Sanitario Integrativo del Servizio Sanitario Nazionale”.  Il fondo nato con la veste giuridica di associazione non riconosciuta è stato costituito dalla Provincia, da Cgil, Cisl e Uil, dall’Associazione albergatori e imprese turistiche della Provincia di Trento, dall’Unione delle imprese, delle attività professionali e del lavoro autonomo - Confcommercio - imprese per l’Italia Trentino, dall’Associazione artigiani e piccole imprese della Provincia di Trento e da Confesercenti - Confederazione italiana imprese commerciali, turistiche e dei servizi del Trentino. 
 
“Sono molto soddisfatto –  ha commentato l’assessore provinciale alla salute e politiche sociali Ugo Rossi –  per il varo di questa iniziativa che, soprattutto in un momento difficile come questo, si rivelerà estremamente importante per molti lavoratori trentini. Siamo arrivati a questo grazie alla disponibilità di molte associazioni datoriali e di quelle sindacali che hanno colto l’opportunità di fare assieme qualcosa di estremamente utile per il mondo del lavoro e quindi per l’economia della nostra terra. In un momento in cui la crisi mette in pericolo la tenuta stessa della coesione sociale – ha aggiunto –  la costituzione di questo fondo mi pare sia una risposta forte da parte della comunità trentina. Mi auguro, e credo di poter parlare a nome di tutti i sottoscrittori, che vorranno aderirvi al più presto anche coloro che fino ad oggi hanno avanzato perplessità e riserve”.
 
Il fondo non ha fini di lucro ed ha lo scopo di garantire forme integrative di assistenza per i casi di malattia, invalidità, infortunio, non autosufficienza. Possono aderirvi i datori di lavoro che svolgono la loro attività prevalentemente all’interno del territorio della provincia di Trento e che iscrivono i propri dipendenti al fondo.
 
Con la sottoscrizione si conclude un iter che aveva avuto inizio formale il 22 giugno dello scorso anno quando parti sociali, sindacati e mondo imprenditoriale, assieme all’assessore Rossi, avevano firmato un protocollo d’intesa per l’assistenza sanitaria integrativa che dava avvio alla fase operativa del progetto, attraverso il quale si vuole garantire una crescita dei servizi sanitari pur in un contesto di progressivo contenimento delle risorse disponibili.

09 luglio 2013
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