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Lazio. Arsenico nell’acqua. Codacons a Balduzzi: “Sbagliato minimizzare i pericoli”


L’associazione dei consumatori chiede di partecipare all’incontro in Regione per discutere il problema arsenico e attacca anche il Ministro: “Stiamo valutando di denunciarlo per diffusione di notizie false e tendenziose”.

15 APR - Il Codacons ha inviato stamattina una comunicazione urgente alla Regione Lazio, chiedendo di partecipare all’incontro previsto per stasera alla Pisana sul problema dell’acqua all’arsenico.
“E’ sconvolgente che un’associazione dei consumatori come il Codacons, che ha già vinto una azione collettiva al Tar facendo ottenere risarcimenti agli utenti, e che sul problema dell’arsenico nelle acque potabili combatte da anni e ha ricevuto procura da oltre 3mila residenti in regione, non sia stata convocata all’incontro di oggi – afferma il Presidente Carlo Rienzi – Abbiamo dunque chiesto alla Regione di convocarci immediatamente ai sensi della legge 241/90 avvisando che, in caso di mancata presenza degli utenti, qualsiasi decisione che emergerà dalla riunione di stasera alla Pisana verrà impugnata al Tar del Lazio poiché adottata in mancanza della partecipazione dei soggetti interessati”.
 
Il Codacons critica poi duramente il ministro della Salute, Renato Balduzzi, colpevole di aver minimizzato i pericoli per la salute umana derivanti dalla presenza di arsenico nelle acque e negli alimenti. “Forse il Ministro pensa che l’arsenico in eccesso nel pane sia come una fucilata? - ironizza Carlo Rienzi - Ovvio che mangiare una pagnotta con arsenico non uccide seduta stante, ma è la concentrazione di questo veleno nel sangue, a lungo andare, ad uccidere”.
Evidentemente il Ministro ignora – e per questo stiamo valutando di denunciarlo per diffusione di notizie false e tendenziose, aggiunge il Codacons - che solo lo scorso gennaio l’Organizzazione mondiale della sanità ha affermato che un'esposizione prolungata nel tempo all'arsenico contenuto nell'acqua potabile e nel cibo può causare cancro, lesioni cutanee, malattie cardiovascolari, effetti sullo sviluppo, danni al sistema nervoso e diabete. E sempre secondo le stime effettuate dall’OMS, in Bangladesh a partire dagli anni ‘70 almeno 35 milioni di persone hanno bevuto acqua contaminata con piccolissime quantità di arsenico, circostanza che, in base allo studio Health Effects of Arsenic Longitudinal Study, è stata sufficiente a provocare il 21% delle morti per tutte le cause e il 24% di quelle attribuite a malattie croniche (in prevalenza, tumori al fegato, cistifellea e pelle e malattie cardiovascolari).
 
Sulla questione dell’arsenico nelle acque potabili del Lazio, l’associazione sta organizzando una conferenza stampa per sabato prossimo a Viterbo. 

15 aprile 2013
© Riproduzione riservata

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