Calabria: sindacati medici sostengono Scopelliti, “Avanti con il piano di rientro”
“Non è più tempo di difendere, per fini meramente campanilistici, clientelari ed elettorali rendite di posizione costituite da strutture ospedaliere sprovviste dei minimi requisiti di sicurezza per i pazienti e per coloro che ai pazienti, in condizioni fuori da ogni accettabile standard tecnico, devono garantire la tutela della salute”. Con queste parole le organizzazioni sindacali della sanità calabrese hanno ribadito il loro sostegno al presidente Scopelliti sollecitandolo a “perseguire l’obiettivo di un vero e profondo riassetto del Servizio sanitario regionale”.
29 SET - Proteste in tutta la Calabria per la chiusura degli ospedali previsti dal piano di rientro. Ma il presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, oggi ha una ragione in più per non scoraggiarsi, forte del sostegno che è arrivato dalle organizzazioni sindacali dell’area della Dirigenza medica, veterinaria, sanitaria, tecnica, professionale e amministrativa. In una nota, infatti, i sindacati, hanno sollecitato Scopelliti ad andare avanti nonostante si assista, oggi, “alla difesa di strutture che già da molto tempo hanno cessato la loro funzione di ospedali per trasformarsi in reliquati che forniscono alibi, ai cattivi amministratori, per attuare una politica demagogica spacciata per interesse dei cittadini”.
I sindacati, quindi, chiedono al presidente, nella sua qualità di Commissario ad acta per il piano di rientro dal disavanzo, di portare avanti “l’obiettivo di un vero e profondo riassetto del Servizio Sanitario Regionale”, ma chiedono anche “un impegno formale di confronto” con le sigle sindacali “considerato che dal riassetto auspicato scaturirà la necessità di riallocare molte figure dirigenziali del Ssr” e “al fine di valutare tutti gli aspetti derivanti da questa mobilità a tutela dei diritti e delle professionalità degli stessi dirigenti”.
Di seguito il testo integrale della nota inviata a Scopelliti dalle organizzazioni sindacali
"Le organizzazioni sindacali dell’area della Dirigenza medica, veterinaria, sanitaria, tecnica, professionale e amministrativa coerentemente a quanto più volte da tempo sostenuto e ribadito nella conferenza stampa del Settembre 2009 denominata ‘Ospedali sicuri?, sollecitano il Presidente della Giunta regionale Giuseppe Scopelliti, nella Sua qualità di Commissario ad acta per il piano di rientro dal disavanzo a perseguire l’obiettivo di un vero e profondo riassetto del Servizio Sanitario Regionale. Non è più tempo di difendere, per fini meramente campanilistici, clientelari ed elettorali rendite di posizione costituite da strutture ospedaliere sprovviste dei minimi requisiti di sicurezza per i pazienti e per coloro che ai pazienti, in condizioni fuori da ogni accettabile standard tecnico, devono garantire la tutela della salute. Assistiamo, oggi, alla difesa di strutture che già da molto tempo hanno cessato la loro funzione di ospedali per trasformarsi in reliquati che forniscono alibi, ai cattivi amministratori, per attuare una politica demagogica spacciata per interesse dei cittadini. I cittadini hanno bisogno di amministratori capaci di comprendere la realtà in cui oggi, per colpe di tutti, si trova la nostra Sanità e che siano in grado, attraverso un salto culturale di comunicare la realtà e i modi per superare il difficile momento dopo il quale, nel breve, si potrà accedere alle risorse finanziarie di proprietà della Calabria, bloccate a causa dell’enorme deficit accumulato negli anni. L’evoluzione della Medicina, in campo scientifico e tecnologico, ha fatto sì che oggi per tutelare al meglio la salute dei Cittadini non occorra il vecchio criterio del ‘posto letto’ bensì un sistema più snello modellato, come in tutti i Paesi del mondo, sul criterio hub & spoke, un sistema dell’emergenza integrato e coordinato, un filtro preospedaliero e una convalescenza post-acuzie deospedalizzata; il tutto realizzabile, da una parte, con il riassetto della rete ospedaliera dismettendo gli ospedali potenzialmente pericolosi, e, dall’altra, con il potenziamento del territorio. Solo un riassetto del Servizio Sanitario Regionale basato su questi criteri potrà dare sicurezza a tutto il sistema e valorizzare a pieno i suoi professionisti sempre più costretti a una medicina difensiva che mortifica la loro esistenza professionale e che potrebbe danneggiare i pazienti privandoli di prestazioni assistenziali adeguate alla domanda. Considerato che dal riassetto auspicato scaturirà la necessità di riallocare molte figure dirigenziali del SSR le sottoscritte OO.SS. chiedono al Presidente On. Scopelliti un impegno formale di confronto al fine di valutare tutti gli aspetti derivanti da questa mobilità a tutela dei diritti e delle professionalità degli stessi Dirigenti”.
AAROI- EMAC per il Segretario Regionale f.to dott. Domenico Minniti
ANAAO ASSOMED per il Segretario Regionale f.to dott. Sergio Abbonante
ANPO il Segretario Regionale f.to dott. Vincenzo Rondanini
AUPI il Segretario Regionale f.to dott. Armodio Lombardo
CGIL Medici il Segretario Regionale f.to dott. Piero Piersante
CGIL FP(STPA) il Segretario Regionale f.to dott. Alfredo Iorno
CISL-Medici il Segretario Regionale f.to dott. Mario Marino
CIMO-ASMD il Segretario Regionale f.to dott. Giorgio Ferrara
FASSID il Segretario Regionale f.to dott. Vincenzo Arcuri
FESMED il Segretario Regionale f.to dott. Domenico Perri
Fedir Sanità il Segretario Regionale f.to avv. Angelo Rabotti
FVM per il Segretario Regionale f.to dott. Lino Puzzonia
SINAFO il Segretario Regionale f.to dott.ssa Emanuela De Francesco
SNABI SDS il Segretario Regionale f.to dott. Tonino Caccamo
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29 settembre 2010
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