Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Mercoledì 17 LUGLIO 2024
Regioni e Asl
segui quotidianosanita.it

Lazio. Smi: "No alla svendita ai privati del servizio 118"


Il sindacato ha lanciato un appello al presidente della Regione, Nicola Zingaretti, contro l'esternalizzazione del servizio dell'emergenza sanitaria. "Siamo pronti ad impugnare il bando". 

15 MAR - Lo Smi si oppone fermamente alla volontà di esternalizzare il servizio di Emergenza-urgenza (118) da parte dell'Azienda Ares 118. Per Francesca Perri, responsabile nazionale del 118 (area dirigenza) stiamo assistendo "ai saldi di fine legislatura, in attesa che si insedi la nuova Giunta guidata da Zingaretti. Nella fase di transizione, l’Ares (l’azienda che si occupa del settore) ha pensato bene di voler svendere il 118 ai privati. E non parliamo, semplicemente di esternalizzare i mezzi, ma anche il personale medico e infermieristico, il che non è consentito neppure dalla normativa vigente, tanto è vero che siamo pronti a impugnare questo bando".


"La ragione di questa scelta  - ha proseguito - è da ricercare nell’ormai consueta giustificazione dei necessari risparmi, che a nostro avviso sono ancora una volta: “presunti”. Non si capisce, per esempio, il criterio col quale si mette a bando di gara un servizio di 6 mesi, eventualmente rinnovabili per altri 6, però con tutto il personale da formare, eventualmente a carico dell'ARES stessa. Di fatto, un investimento irrazionale che dopo un anno andrà perduto".


"Il sistema emergenza sanitaria - ha aggiunto la dirigente nazionale Smi - è un nodo strategico per il buon funzionamento del Ssn, non può essere esternalizzato, è un servizio che serve a garantire  la vita e a  prevenire gli esiti invalidanti di alcune patologie acute e che svolge una importantissima funzione di filtro agli accessi al Pronto Soccorso (P.S.) e ai ricoveri ospedalieri. Tutto ciò richiede qualità, competenza e professionalità, requisiti acquisiti con anni di preparazione e di esperienza sul campo. Non c’è spazio per improvvisazioni o per logiche meramente economiciste - ha concluso - la conseguenza di una scelta come quella avviata dall’Ares del Lazio è quella di sottoporre a ulteriore stress i già saturati e sovraccarichi P.S.".

15 marzo 2013
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Regioni e Asl

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy