Umbria. Regione ricorre al Consiglio di Stato su ticket intramoenia
La decisione della Giunta, comunicata oggi dall'assessore alla Salute Tomassoni arriva dopo la sentenza del Tar che aveva dichiarato illegittimo l'aumento dei ticket intramurari.
04 FEB - La giunta regionale dell’Umbria ricorrerà al Consiglio di Stato sulla
sentenza del Tar che ha dichiarato illegittimo l’aumento dei ticket intramoenia deciso dalla Regione e subito ritirato in applicazione della sentenza. Lo ha annunciato l’assessore regionale alla Sanità, Franco Tomassoni, nel corso dell’audizione svoltasi stamane in Terza Commissione, affermando che “non sussiste l’obbligo di restituzione di quanto nel frattempo pagato dai cittadini, in quanto non previsto dalla sentenza stessa”.
La sentenza del Tar umbro aveva stabilito l’illegittimità della maggiorazione del 29% alle prestazioni sanitarie erogate dai medici in regime di intramoenia, ritenendolo un tributo su una prestazione privata che in quanto tale non può essere imposto dalla Regione. I giudici avevano accolto tre ricorsi dei medici sul contributo straordinario del 29% fissato per le prestazioni intramurarie con una delibera di giunta del 9 gennaio 2012 successivamente ratificata dai ministeri della Salute e dell’Economia. Una decisione cui la giunta umbra aveva risposto annunciando la possibilità di introdurre ulteriori misure di compartecipazione dei cittadini alla spesa sanitaria, come l’obbligo di un ticket generalizzato da dieci euro aggiuntivi a quello esistente per tutti i cittadini indipendentemente dalle loro condizioni economiche ed individuali.
04 febbraio 2013
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