Lazio. Raffica di avvisi di garanzia al Pertini. Ordine dei medici: “Malcontento e demotivazione”
Il presidente dell’Ordine dei medici di Roma durante un incontro con il personale del nosocomio ha rimarcato “il profondo malcontento” di medici e infermieri, riuniti in assemblea, dopo la notifica dei molteplici avvisi di garanzia per il decesso di un paziente. Lala: “Numero indagati sconcertante, neanche si trattasse di un’associazione mafiosa”.
25 GEN -
“Ho dovuto prendere atto di un profondo malcontento e di una forte demotivazione – ha commentato Roberto Lala al termine dell’incontro – tra tutto il personale del nosocomio. Al di là delle reali cause ed eventuali responsabilità circa il decesso di un paziente che la Magistratura ha il dovere di accertare, è sconcertante il numero degli avvisi di garanzia di cui si parla: addirittura 43. Neanche fossimo di fronte a un’associazione sovversiva o di stampo mafioso, ha sottolineato il rappresentante dei camici bianchi capitolini. “Altrettanto sconcertante e non accettabile che, pur nel diritto di cronaca e di informazione, la stampa abbia riportato il provvedimento citando anche alcuni nomi. Così si diffonde sfiducia crescente tra i cittadini e si terrorizzano gli operatori di questa e altre strutture: al Pertini si rischia una paralisi.”
Sollecitato anche dai vari interventi in assemblea, l’Ordine ha confermato l’impegno a confrontarsi con il Procuratore di Roma sulle modalità di gestione di questo ultimo caso di presunta malasanità. “Già nelle scorse settimane abbiamo avviato un percorso comune e positivo con la Procura di Roma – ha ricordato Lala – adesso chiederemo un nuovo incontro, per capire come evitare situazioni abnormi come questa e tutelare i medici che di volta in volta si trovano coinvolti per poi vedersi, nella quasi totalità dei casi, scagionati ma con un’immagine professionale ormai lesa.”
25 gennaio 2013
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