Abruzzo. Chiodi: “Fondamentale rendere sostenibile il sistema”
Il governatore, tornando sulle parole pronunciate nei giorni scorsi dal premier, Mario Monti, ha sottolineato come il nostro Ssn, “anziché un diritto è soprattutto una grande conquista sociale alla quale non vogliamo rinunciare”: Per raggiungere questo obiettivo è però necessario “il contributo di tutti”.
02 DIC - "Qualche giorno fa il premier Monti ha rimarcato che in Italia c'è un sistema sanitario di stampo universalistico che molti scambiano per diritto. In realtà, anzichè un diritto, questo sistema è soprattutto una grande conquista sociale alla quale non vogliamo rinunciare ma ora abbiamo il dovere di renderla sostenibile”. Lo ha ricordato ieri il presidente della Regione,
Gianni Chiodi, nel corso del suo intervento al X Convegno di Gastroenterologia ed Epatologia pediatrica, in svolgimento a Francavilla al Mare.
“Tuttavia, per ottenere questo risultato - ha sottolineato - occorrerà il contributo di tutti, nessuno escluso, a cominciare dalla classe medica e dalle categorie professionali che operano all'interno del sistema sanitario. Le possibilità non mancano. Basti pensare che in Abruzzo, in una regione di appena 1 milione e 300 mila abitanti - ha detto ancora il presidente - c'erano 35 ospedali, tra pubblici e privati, ed in pianta organica un numero di primari addirittura superiore a quello dell'Emilia Romagna. Gli sprechi erano enormi ed i privilegi anche”.
Chiodi ha poi ricordato il tasso di ricoveri inappropriati, che in Abruzzo “era altissimo”. Situazioni che se ricondotte a normalità avrebbero comportato “un'offerta sanitaria di qualità quantomeno sufficiente per gli abruzzesi, senza generare più quello sperpero di risorse che, ad un certo punto, ha reso il nostro sistema fallimentare”, ha spiegato il governatore. “Mentre prosegue il processo di risanamento dei conti che ha portato, tra le altre cose, allo sblocco del turn over e che, tra breve, favorirà la riduzione delle tasse regionali, - ha confermato Chiodi - la Regione, anche grazie agli sforzi di medici e degli operatori del comparto, sta migliorando quegli aspetti cardine che attengono alla gestione della sanità regionale. Conseguentemente, sta crescendo anche la considerazione e la reputazione in ambito nazionale del sistema Abruzzo".
Il presidente della Regione, infine, ha fatto cenno ad alcune delle criticità che affliggono ancora il sistema sanitario regionale e sulle quali si sta continuando a lavorare con decisione: "Mi riferisco, in particolare, a tre aspetti essenziali: la Rete delle fragilità, la rete della residenzialità e quella dell'emergenza-urgenza".
02 dicembre 2012
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