Sardegna. Vertenza talassemici, Cappellacci scrive al Governo
Il governatore solleciterà i risarcimenti ai talassemici per malattie contratte da sangue infetto tra la fine degli anni 70 e l'inizio degli 80. Molti vengono esclusi dagli indennizzi a causa dei criteri restrittivi imposti da un decreto del Governo contro il quale stamattina hanno protestano i paziente isolani.
28 NOV - Il governatore della Regione Sardegna,
Ugo Cappellacci, scriverà una lettera urgente al premier Mario Monti e ai ministri della Salute e dell'Economia, Balduzzi e Grilli, per sollecitare la riapertura del tavolo sulla questione dei risarcimenti ai talassemici per malattie contratte da sangue infetto tra la fine degli anni Settanta e l'inizio degli anni Ottanta: molti, soprattutto sardi, vengono esclusi dagli indennizzi a causa dei criteri restrittivi imposti da un decreto del Governo contro il quale stamattina hanno protestano i paziente isolani con un presidio davanti al Consiglio regionale.
Il presidente della Regione che, assieme all'assessore della Sanità,
Simona De Francisci, ha incontrato una delegazione di talassemici, ha annunciato che l'assessore anticiperà il contenuto della lettera già domani a Roma durante un incontro al ministero della Salute.
Dopo la proposta di una transazione da parte del Governo che ha bloccato l'azione collettiva per danno biologico è arrivato un decreto che fissa dei criteri che eliminano dal risarcimento almeno il 90% dei politrasfusi che sono stati infettati.
Attualmente i talassemici sardi e gli altri politrasfusi percepiscono circa 700 euro di contributo mensile, mentre per il danno biologico sono stati stanziati negli anni 840 milioni di euro.
28 novembre 2012
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