Biotestamento: Bolzano diffonde un opuscolo informativo
Presentato oggi dall’assessore provinciale alle Sanità, Richard Theiner, il documento ha l’obiettivo di orientare le persone che desiderano esprimere la loro volontà sui trattamenti sanitari nella fase terminale della loro vita.
07 SET - Un numero crescente di persone desidera esprimere la propria volontà riguardo ai trattamenti nella fase terminale della vita. Per questo la Provincia Autonoma di Bolzano ha ritenuto opportuno realizzare un opuscolo informativo per orientare le persone che desiderano esprimere la loro volontà sui trattamenti sanitari nella fase terminale della loro vita anche quando non siano più in grado di farlo coscientemente. Sottolineando che “la fase terminale della vita delle persone non deve essere legata alla compilazione di un documento, ma deve integrarsi in un processo di consulenza da parte di medici e personale sanitario”. Queste le parole dell’assessore alla Sanità Richard Theiner, che ha presentato stamani il documento elaborato da un gruppo di lavoro guidato dal Comitato etico provinciale”.
“Questo opuscolo – ha continuato Theiner - costituisce una guida per i cittadini e un sostegno nel processo di confronto molto personale con la malattia e la morte”. Uno strumento per i cittadini ma anche per il personale delle strutture sanitarie e sociali, che offre importanti informazioni sul concetto della pianificazione preventiva dei trattamenti e spiega gli elementi utili per la stesura del testamento biologico. Un modulo da compilare integra le informazioni e ne fa una vera e propria guida.
In base alle norme costituzionali e al codice deontologico, i medici non possono eseguire trattamenti sanitari senza aver prima raccolto il consenso del paziente, ed è su questi principi che si basa il cosiddetto "consenso informato". Ciò significa che è sempre il paziente, con l'aiuto del personale medico, che decide se dare o meno l'assenso ai trattamenti sanitari. "Le direttive anticipate di trattamento s'inquadrano proprio in questo contesto”, ha affermato l’assessore. "Le direttive anticipate di trattamento - ha aggiunto il presidente del Comitato etico provinciale Herbert Heidegger - devono diventare parte integrante del nostro sistema sanitario nell'ambito di un progetto di pianificazione che coinvolga il personale infermieristico, i medici di base, i medici curanti degli ospedali e le case di riposo". A questo proposito sono già stati organizzati dei corsi di formazione per i medici e ne seguiranno altri per altri gruppi professionali.
Come ricordato stamani in occasione della presentazione dell’opuscolo, attualmente in Alto Adige ci sono circa 150 i pazienti in stato di coma vigile, dunque non più in grado di decidere autonomamente sull'utilizzo di terapie di sostegno artificiali per il prolungamento della vita.
07 settembre 2010
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