Lombardia. Formigoni rilancia impegno su ricerca e cura Sla
La regione conferma il proprio sostegno a iniziative in grado di aprire, attraverso la ricerca, nuovi fronti nella lotta a malattie gravi e invalidanti, come la Sla, e garantire la migliore assistenza possibile alle persone che ne sono colpite. Lo ha detto Formigoni intervenendo ad un convegno sulla Sla.
24 OTT - “La regione Lombardia conferma e rilancia il proprio impegno per sostenere iniziative in grado di aprire, attraverso la ricerca, nuovi fronti nella lotta alle malattie più gravi e invalidanti, come la Sclerosi laterale amiotrofica, e garantire la migliore assistenza possibile alle persone che ne sono colpite”. È quanto ribadito oggi dal presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni nel suo intervento introduttivo al terzo convegno di AriSLA (Agenzia di ricerca per la Sclerosi laterale amiotrofica).
Presente all'incontro anche il neo assessore regionale alla Sanità Mario Melazzini, che Formigoni ha voluto ringraziare pubblicamente e con cui ha voluto felicitarsi “per aver accettato la mia proposta, tanto più in un momento così particolare e difficile come questo. Con lui già da tempo stiamo portando avanti un lavoro comune con grandi risultati: sono certo che il professor Melazzini saprà, in questa nuova veste, contribuire ancora di più a garantire ai cittadini lombardi e a tutti i nostri pazienti una qualità di assistenza ai massimi livelli, come è sempre stato, come è e come dovrà sempre essere nella nostra regione”.
"In soli tre anni e mezzo di attività – ha ricordato Formigoni parlando di AriSla – ha saputo qualificarsi come il primo ente nazionale e uno dei primi in Europa e nel mondo per la dotazione di budget da dedicare alla ricerca sulla Sla”.
Formigoni ha poi ricordato gli interventi che la Lombardia ha realizzato dal 2007 a favore dei malati di Sla: “contributo economico mensile alle famiglie di 500 euro, esteso fino a 2.500 a seconda della gravità dei casi; ricovero di sollievo gratuito fino a 90 giorni presso strutture accreditate da Regione Lombardia (Rsa e Rsd); contributo alla nascita e allo sviluppo del Centro clinico Nemo presso Niguarda (di pochi mesi fa l'inaugurazione dell'ampliamento di circa 1.000 mq)”.
“Questo è un settore – ha aggiunto il governatore – in cui, a dispetto dei continui tagli delle risorse da parte del Governo nazionale, la produzione scientifica italiana è risultata al settimo posto mondiale e al quarto posto europeo. Stiamo cercando di far capire al Governo che non si possono dare gli stessi servizi con questi continui tagli. Bisogna rendersi conto che di solo rigore si può morire. Le continue e pesanti riduzioni di bilancio possono mettere in grande difficoltà anche la Lombardia, unica grande Regione in pareggio di bilancio da molti anni e con servizi sanitari di assoluta eccellenza”.
Per sostenere l'intero settore della ricerca, Regione Lombardia, ha ricordato l'assessore Melazzini, "si è dotata di una nuova realtà in grado di offrire ai ricercatori tutti gli strumenti per semplificare il loro lavoro". "La Fondazione regionale per la ricerca biomedica - ha sottolineato Melazzini - è una realtà pubblica, che si serve anche delle strutture di un centro importante come il Nerviano Medical Sciences, e rappresenta un contenitore, in cui ci sono una serie di facilities non solo economiche a disposizione di tutti gli attori pubblici e privati, in particolare gli Irccs.
Tra le altre cose mettiamo a disposizione delle piattaforme tecnologiche, che possono essere utilizzate dai vari ricercatori. Questo è il futuro: un governo unico, che permetta di lavorare in rete e costruire sinergie tra vari attori, in modo che le poche risorse che ci sono vengano sempre allocate in maniera precisa e puntuale e raggiungano l'obiettivo che ci si è prefissati".
24 ottobre 2012
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