Nei pronto soccorso già attivi protocolli e procedure contro le aggressioni
Icardi: “Tutte le aziende sanitarie hanno recepito la Raccomandazione ministeriale sulla violenza nei confronti del personale medico e dei pazienti, applicando procedure e protocolli che forniscono indicazioni di carattere generale e specifiche per la gestione di situazioni complesse e per particolari contesti a rischio (Servizi psichiatrici, Centri di salute mentale, Comunità protette, Dea)”.
04 MAG - Rispondendo in Consiglio regionale ad un’interrogazione sulle aggressioni nei pronto soccorso, l’assessore alla Sanità
Luigi Icardi ha comunicato che il monitoraggio effettuato a livello piemontese evidenzia che tutte le aziende sanitarie hanno recepito la Raccomandazione ministeriale sulla violenza nei confronti del personale medico e dei pazienti, applicando procedure e protocolli che forniscono indicazioni di carattere generale e specifiche per la gestione di situazioni complesse e per particolari contesti a rischio (Servizi psichiatrici, Centri di salute mentale, Comunità protette, Dea).
Inoltre, sono attivi sistemi di segnalazione degli eventi e sono altresì stati costituiti gruppi multidisciplinari coordinati dal Servizio di Prevenzione e Protezione che valutano gli eventi denunciati dal personale e definiscono le azioni di miglioramento da intraprendere. Le procedure aziendali prevedono anche lo schema di intervento di vigilanza esterna, interna e guardiania e le relative modalità di attivazione. In talune aziende sanitarie sono stati attivati sportelli di ascolto finalizzati alla prevenzione del disagio psicologico e dello stress nei luoghi di lavoro.
L’assessore ha poi evidenziato che ulteriore obiettivo regionale è quello di fornire alle aziende sanitarie indirizzi per la programmazione e implementazione di misure omogenee strutturali e organizzative idonee a consentire la riduzione del rischio di comportamenti aggressivi e di atti di violenza contro gli operatori sanitari, anche attraverso il miglioramento delle misure organizzative, nonché delle conoscenze e competenze degli operatori utili a valutare, prevenire e gestire tali eventi (ad esempio, attraverso un'attività formativa specifica in ambito di competenze relazionali e comunicative nelle situazioni di conflitto nel rapporto operatori/medici/assistiti).
04 maggio 2023
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