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Lazio. Esplode la rabbia dei medici: “Parte malissimo la stagione di Rocca”


Oggetto del contendere una determina sulle procedure concorsuali che accentra i poteri sulla Regione sul tema: “Di fatto non solo commissaria tutte le Asl del Lazio ma interviene impropriamente anche su dinamiche di natura strettamente contrattuale quali il conferimento di incarichi di direzione di distretto, di responsabile di UOS e di UOSD, le cui retribuzioni attengono a fondi contrattuali e non regionali”

20 APR -

“Parte malissimo la stagione di Rocca”. È quanto affermano i sindacati della dirigenza medica del Lazio Aaroi Emac, Anaao Assomed, Fp Cgil Medici e Dirigenti Ssn, Fassid, Fvm e Uil Fpl Medici che “contestano fermamente la determina regionale G05286 del 18/04/2023, pubblicata senza alcun preventivo confronto con le Organizzazioni Sindacali, che di fatto non solo commissaria tutte le Asl del Lazio ma interviene impropriamente anche su dinamiche di natura strettamente contrattuale quali il conferimento di incarichi di direzione di distretto, di responsabile di UOS e di UOSD, le cui retribuzioni attengono a fondi contrattuali e non regionali”.

“Tutto questo, peraltro, in una fase di rinnovo contrattuale che ci vede impegnati in una valorizzazione delle carriere professionali che dovrà passare attraverso l’individuazione di dinamiche più snelle per l’assegnazione degli incarichi. Chiediamo pertanto l’immediato ritiro della Determina in oggetto e un incontro che deve preludere all’avvio di un confronto regionale continuo e costruttivo”, concludono i sindacati.

Anche la Federazione Cisl Medici, Cimo Lazio e Cosips intervengono, con una nota, contro la determinazione. “Ci sorprende – scrivono - che la Regione prenda iniziative senza un confronto con le parti sindacali, in un ambito in cui la materia dovrebbe essere trattata in parte dalla Regione e in parte affidata al tavolo di contrattazione decentrata. Ci sorprende vista anche l'importanza del tema trattato e da chi viene trattato: l'assegnazione degli incarichi è oggetto di trattativa aziendale”.


“Non ci piace credere – proseguono Cisl Medici, Cimo Lazio e Cosips - che si continui nell'inerzia della precedente stagione che ha visto non utilizzati tutti i fondi per la contrattazione decentrata per i fabbisogni e le assunzioni e che soprattutto ha visto la carenza di consultazione con le parti sindacali. Auspichiamo, invece, che confronto e contrattazione possano essere il fulcro dei futuri rapporti con la Regione”.

“Stabilire le giuste competenze e partecipare a un tavolo in cui il dialogo tra le parti sia biunivoco: sono queste le motivazioni che ci inducono a chiedere un tavolo urgente di confronto tra le rappresentanze della dirigenza sanitaria e la Regione per intraprendere un percorso che sia realmente produttivo”, concludono Cisl Medici, Cimo Lazio e Cosips.



20 aprile 2023
© Riproduzione riservata

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