Invecchiare bene e in modo attivo, Regione Toscana firma protocollo con Auser
Tra i firmatari anche Federsanità e Anci, oltre alle tre Usl. Il fil rouge è quello della prevenzione. Le prime attività sono già state avviate, ma i firmatari dell’intesa hanno colto l’occasione per illustrarle meglio. Giani: “Ritengo che Auser sia estremamente rappresentativa di una società in cui gli ultra65enni sono ormai più di un quarto della popolazione e in cui l’aspettativa di vita è di 84 anni per gli uomini e 87 per le donne”.
22 MAR - Auser e Regione Toscana fanno squadra per la promozione di uno stile di vita sano e consapevole tra gli anziani che possa aiutare l’invecchiamento attivo. L’associazione di volontariato e promozione sociale, che conta 194 sedi disseminate in tutta la Toscana, ha firmato un accordo di collaborazione siglato anche da Anci Toscana, da Federsanità e dalle tre aziende Usl della regione. Il
fil rouge è quello, ancora una volta, della prevenzione. Le prime attività sono già state avviate, ma i firmatari dell’intesa hanno colto l’occasione per illustrarle meglio.
“Ritengo che Auser - ha detto il presidente della Regione Toscana
Eugenio Giani - sia estremamente rappresentativa di una società in cui gli ultra65enni sono ormai più di un quarto della popolazione e in cui l’aspettativa di vita è di 84 anni per gli uomini e 87 per le donne. Sono quindi molto contento per la firma di questo protocollo e ringrazio Auser per l’attività che sta facendo. Gli appartenenti alla terza età sono sempre più attivi, ma non ricevono l'attenzione che meriterebbero per il livello di utilità sociale che esprimono. Sta quindi a noi dar loro più voce e programmare interventi in loro favore. Saremo aiutati in questo dai fondi europei che ci arriveranno a questo scopo. Saranno quindi importanti i progetti che, con un lavoro di squadra tra Regione, Comuni, Auser e associazioni e Asl, riusciremo a definire”.
“Auser Toscana è in questo un alleato prezioso della Regione e contribuisce, per ciò che riguarda la popolazione anziana, a raggiungere gli obiettivi del Piano regionale di prevenzione", commenta l’assessore al diritto alla salute,
Simone Bezzini.
“In Toscana un cittadino su quattro ha più di 65 anni – rileva l’assessora alle politiche sociali,
Serena Spinelli - Un quadro demografico che va avanti da tempo e che pone sempre ulteriori sfide, ai servizi sociali e sanitari pubblici e in generale a tutta la collettività e alle politiche pubbliche, in maniera trasversale”.
Auser Toscana sarà un alleato importante per avvicinare in prima battuta i toscani con più anni sulle spalle e convincerli poi ad aderire ad iniziative di prevenzione, agli screening ma anche alle vaccinazioni, come pure per mettere in campo iniziative solidali rivolte a persone fragili o in stato di isolamento. Al centro del programma di collaborazione ci sono anche progetti di carattere intergenerazionale, preziosi, per aiutare l’alfabetizzazione informatica delle fasce di età che hanno meno confidenza con la tecnologia e l’uso degli strumenti della sanità digitale.
“Voglio esprimere dunque grande apprezzamento - commenta l’assessore Bezzini - per il protocollo e per il lavoro fatto da Auser Toscana. Promuovere l’invecchiamento attivo, organizzare corsi di formazione per favorire l’utilizzo di strumenti della sanità digitale, stimolare la partecipazione ad eventi ed attività di socializzazione per evitare fenomeni di marginalizzazione, sono solo alcune delle attività che Auser e i soggetti firmatari porteranno avanti insieme”.
Ma c’è di più.
Per l’assessore il protocollo firmato apre ragionamenti anche sul futuro, “mettendo in evidenza la profonda connessione tra l’invecchiamento e la necessità di un nuovo modello di sanità territoriale come quello delineato dal Dm77, l’oramai noto decreto ministeriale approvato l’anno scorso”.
“Questa sfida – conclude l’assessore - la Toscana l’ha saputa interpretare lavorando ad un modello di sanità sempre più vicino ai cittadini che trova espressione, ad esempio, nelle case di comunità le quali, oltre a garantire l’accesso alle cure, permetteranno anche la partecipazione alla dimensione sociale”.
È necessario garantire la possibilità di un invecchiamento attivo e in buona salute attraverso un mix positivo di buone pratiche, sia dal punto di vista sanitario che sociale – entra nel dettaglio l’assessora Spinelli –
Come? Dal favorire la promozione di corretti stili di vita allo svolgimento di attività fisica adattata, dalla prevenzione delle dipendenze, alle possibilità di alfabetizzazione digitale e di scoprire nuovi interessi, dal contrasto dell’isolamento e della solitudine, alle opportunità di socialità e di partecipazione alla vita della comunità”.
Un uomo anziano su dieci e due donne anziane su dieci vivono da sole“È in questa direzione – prosegue l’assessora - che si muove questo nuovo accordo di collaborazione, che riattiva una sinergia che ha già dato in passato risultati importanti. Con le sue 194 sedi e le sue tante attività, Auser Toscana rappresenta un patrimonio prezioso, fatto di impegno civico e solidale, al servizio della qualità della vita delle persone anziane e della comunità tutta. E grazie al nuovo accordo porterà un ulteriore fondamentale contributo per l’invecchiamento attivo della popolazione toscana”.
“E’ importante aver stipulato e sottoscritto il nuovo accordo di collaborazione sull’invecchiamento attivo - evidenzia la presidente di Auser Toscana,
Simonetta Bessi -. È significativo in quanto si afferma il diritto alla salute come una delle principali finalità dell’attuazione del principio costituzionale garantito alla collettività ed è significativo perché pone l’attenzione sugli obiettivi di prevenzione e di promozione della salute”.
“Un altro aspetto che si valorizza grazie a questo accordo – conclude Bessi - è la socialità: la possibilità di dare opportunità alle persone di esprimere interessi e di partecipare nelle comunità, per contribuire all’invecchiamento attivo e sviluppare rapporti intergenerazionali sui valori della cultura della solidarietà e della cittadinanza attiva”.
22 marzo 2023
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