Hpv. Lanzarin: “La pandemia non ferma la prevenzione: somministrati 33mila vaccini ad over 18”
La Regione fa il punto sulla lotta al papillomavirus evidenziando come il Covid abbia rallentato la prevenzione, ma senza fermarla. A fine 2020 le ragazze più giovani, le coorti dal 1996 al 2008, hanno raggiunto una copertura del 78,1% per la prima dose e 75,7% per il ciclo completo. Zaia: “Prevenire questo virus, e poi tenere la guardia alta attraverso attività di screening, è una vera e propria attività sanitaria salvavita”. I DATI
08 MAR - Dal 2008 il Veneto è capillarmente impegnato nella campagna di prevenzione contro il Papilloma Virus (HPV), che può colpire sia il genere femminile, provocando principalmente il tumore del collo dell’utero, sia il genere maschile, con la comparsa di condilomi e, secondo alcune evidenze scientifiche, anche di carcinomi del pene, dei testicoli e uroteliali. Se la pandemia ha impresso un rallentamento a questa attività, non l’ha perso fermata. Lo hanno sottolineato, in una nota, il presidente della Regione
Luca Zaia e l’assessore alla Salute,
Manuela Lanzarin.
“Nei due anni della pandemia – spiega
Manuela Lanzarin – c’è stato un inevitabile rallentamento sulla chiamata attiva delle coorti dei dodicenni, femmine e maschi, Ora stiamo riaccelerando, ma siamo riusciti, anche nel periodo pandemico, a tenere viva questa iniziativa di prevenzione, effettuando complessivamente più di 33.000 somministrazioni di vaccino nelle donne e uomini con più di 18 anni. Per le ragazze più giovani, le coorti dal 1996 al 2008, per un totale di 276.308 a fine 2020, avevamo raggiunto una copertura del 78,1% per la prima dose e 75,7% per il ciclo completo”.
Al fianco della vaccinazione, non meno importante è l’attività di screening della cervice uterina che è rivolto alle donne a partire dai 25-30 anni di età e fino ai 64. Finora è stato riscontrata una notevole capacità di garantire livelli qualitativi elevati delle prestazioni offerte e ottimi risultati sul piano della prevenzione e della diagnosi precoce.
“Prevenire questo virus, e poi tenere la guardia alta attraverso attività di screening - sottolinea il presidente
Luca Zaia - – è una vera e propria attività sanitaria salvavita, che parte in giovane età con l’offerta del vaccino su base volontaria. Per questo anche il Veneto ha partecipato con convinzione alla prima giornata internazionale contro l’HPV, nel corso della quale promuovere proprio la vaccinazione da un lato e lo screening della cervice uterina per le donne. Un ulteriore segnale di attenzione in occasione dell’8 marzo”.
08 marzo 2022
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