Ambrosoli: “Pur con migliorie rimane una legge storta”
06 AGO - “Come opposizione più di così non potevamo fare: con spirito costruttivo abbiamo preso parte al tavolo di lavoro; abbiamo introdotto qualche miglioramento, primo fra tutti l’abolizione del ticket per le fasce deboli, la meritocrazia nelle nomine dei manager e la trasparenza nei controlli; abbiamo ritirato per questo 24 mila emendamenti”. Questo il commento su facebook di
Umberto Ambrosoli, leader del centro sinistra al Pirellone.
“Ma non c’è stato nulla da fare: il progetto di legge sulla riforma del sistemasocio-sanitario in Regione Lombardia è una cosa nata storta, così storta che non si può raddrizzare!
Sono partiti, è vero, da buoni principi, molti dei quali erano stati da tempo proposti dallo stesso centrosinistra. Ma la loro traduzione in atto legislativo è disperante.
Ne è uscito fuori un testo confuso e opaco. E su molti punti cruciali - dalla natura delle Aziende ospedaliere, al Polo unico per l’Infanzia, dall’azzonamento predisposto con un sommario Allegato, al rapporto tra manager e territorio, ... - bisognerà ritornare a discuterne, e la Giunta si è dovuta impegnare a farlo a ottobre.
Alla fine questa legge costa di più o meno? Non ci è stato concesso di saperlo. Ebbene già basterebbe questo per motivare il mio voto contrario.
C’è però una inadeguatezza più generale del testo di legge, che non è all’altezza della terza Assemblea Legislativa del Paese e che motiva ampiamente la mia contrarietà”.
06 agosto 2015
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