Cosa prevede la legge ligure sulla libera professione per le professioni sanitarie
27 MAR - I circa 20 mila tra infermieri e professionisti sanitari non medici liguri potranno svolgere singolarmente e non in equipe attività intramoenia al di fuori dell'orario di lavoro. Ed è la Liguria a fare da apripista sul tema. E' stato approvato ieri dal Consiglio regionale della Liguria un
testo di legge che rappresenta una vera e propria novità per gli infermieri e gli altri professionisti sanitari. Con il provvedimento, infermieri, ostetriche, tecnici sanitari, della riabilitazione e della prevenzione sono autorizzati a esercitare la libera professione “al di fuori dell’orario di servizio, anche singolarmente all’interno dell’Azienda e in forma intramuraria allargata, presso le Aziende sanitarie locali, gli IRCCS e gli altri enti equiparati”.
Ora, dopo il sì dell’Aula, la Giunta regionale, entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge, sentite le Organizzazioni professionali e sindacali e previo parere della Commissione consiliare competente per materia, dovrà disciplinare, con una propria direttiva vincolante l’organizzazione e le modalità di esercizio dell’attività libero professionale.
A quel punto la palla passerà alle Aziende sanitarie, che entro sessanta giorni dalla data di adozione della direttiva dovranno adeguare “i rispettivi atti regolamentari ai contenuti della direttiva stessa, in modo che non sorga contrasto con le loro finalità istituzionali e si integri l’assolvimento dei compiti di istituto assicurando la piena funzionalità dei servizi anche nella continuità della cura a domicilio”.
27 marzo 2014
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