Cricelli (Simg): “Contro caos nei Pronto Soccorsi riorganizzare le cure primarie”
23 FEB - “È necessario realizzare quanto prima un modello di intensità di cure e complessità assistenziale adeguato a sostenere la nuova organizzazione del lavoro, migliorando così l’efficienza e la valutabilità del Servizio sanitario nazionale. È questa la condizione preliminare perché si possa prevedere l’apertura degli studi dei medici di famiglia per 12 e 24 ore”. La Società Italiana di Medicina Generale (Simg) avanza le sue proposte per far fronte al problema del sovraffollamento dei pronto soccorso e si rivolge direttamente al ministro della Salute, Renato Balduzzi. “Vogliamo essere protagonisti della riorganizzazione delle cure primarie – afferma il presidente della Simg, Claudio Cricelli – e ci faremo carico delle esigenze legate alla maggiore copertura assistenziale e alle nuove responsabilità professionali”.
Cricelli esprime quindi “preoccupazione” perché “siamo stati esclusi dal tavolo di lavoro che porterà alla stesura del nuovo Patto per la Salute, anche se negli ultimi anni abbiamo affrontato risolutamente i temi dell’efficienza, della valorizzazione delle prestazioni, della valutazione dell’outcome clinico e del pagamento a risultato per obiettivo di cura. Continua purtroppo a prevalere una visione ‘iusragionieristica’ del Servizio sanitario nazionale. Per compensare il minor finanziamento rispetto al fabbisogno stimato – continua il presidente della Simg -, s’ipotizzano soluzioni quasi esclusivamente a carico dei percettori delle prestazioni. In questo modo si rischia di alterare il patto sociale che costituisce la base fondante del Ssn”.
Secondo la Simg “la globale riorganizzazione delle cure primarie migliorerà la regolazione dell’offerta, rimodulerà i servizi e assesterà il rapporto con le prestazioni specialistiche ospedaliere, compensando così in tre anni il definanziamento ed il disavanzo strutturale del Servizio sanitario nazionale”. “Ma – conclude Cricelli - devono essere affrontate in sede, con esclusivo riguardo e attenzione alle competenze delle parti, le proposte e le soluzioni disponibili superando una volta per tutte le attuali limitazioni ed esclusioni”.
23 febbraio 2012
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