Apmar: “Decisione importante, fondamentale sia sempre il medico a decidere”
23 NOV - È arrivata la decisione del Tar che pone fine alla querelle tra la Sir, Società italiana di Reumatologia, e le 5 Regioni (Piemonte, Valle d’Aosta, Lazio, Sardegna e Veneto) che avevano espresso l’intenzione di unirsi per l’acquisto di un unico farmaco biosimilare. Il pericolo, secondo i reumatologi, sarebbe stato quello di vedere lesa la libertà prescrittiva a causa della mancanza del farmaco originator. Poco prima della sentenza, sono state le stesse Regioni interessate a indire una procedura per l'acquisto dell’originator: il Tar ha respinto il ricorso della SIR poiché non sussisteva più, ma l’obiettivo dei reumatologi è stato comunque raggiunto.
Sulla sentenza è intervenuta Antonella Celano, presidente Apmar, Associazione Nazionale Persone con Malattie Reumatologiche e Rare: “Da sempre sostengo l’importanza della libertà prescrittiva e la nostra associazione si impegna affinché essa sia sempre garantita. Inoltre, è necessario creare percorsi diagnostici terapeutici assistenziali personalizzati e la continuità terapeutica”.
E ancora: “É responsabilità del medico valutare, dopo un'attenta analisi del quadro clinico, i farmaci indicati per un determinato soggetto, secondo il principio della personalizzazione delle cure. Vorrei ribadire che è essenziale che sia sempre lo specialista a decidere l’eventuale sostituzione del farmaco, non senza aver informato il paziente. La prescrizione di farmaci o uno switch forzato tra farmaci biologici e biosimilari non devono mai essere imposti da forzature di tipo economico”.
23 novembre 2018
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