Covid. Anelli (Omceo Bari): “I cittadini supportino il servizio sanitario con l’autotracciamento”
Il presidente dell’Ordine dei medici di Bari, che è anche presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici, chiede uno sforzo di responsabilità ai cittadini in questo momento di affanno del sistema di contact tracing dei Dipartimenti a causa dell’impennata di contagi. “Aiutateci a contenere il diffondersi del contagio non vivendo un’eventuale positività come uno stigma, ma attivandosi affinché la propria rete sociale si possa proteggere”.
02 NOV - “In un momento in cui il sistema di contact tracing dei Dipartimenti è in affanno, è necessario che i cittadini supportino il sistema sanitario con l’autotracciamento”. È l’appello lanciato nel fine settimana da
Filippo Anelli, Presidente dell’Ordine dei medici di Bari, di fronte alla crescita dei numeri del contagio da Covid-19.
“In questa fase il sistema di contact tracing ufficiale fatica a stare dietro al crescente numero di segnalazioni, per cui in molti casi è più veloce il tracciamento operato da ogni singolo cittadino, informando tutti coloro con cui è venuto in stretto contatto nei 14 giorni precedenti” - aggiunge Anelli in una nota- “La pandemia deve essere combattuta in primo luogo con l’informazione e la responsabilità di ogni singolo cittadino. Come medico chiedo quindi a tutti di aiutarci a contenere il diffondersi del contagio non vivendo un’eventuale positività come uno stigma, ma attivandosi affinché la propria rete sociale si possa proteggere. Se siete entrati in contatto stretto con una persona positiva al Covid-19, mettetevi subito in quarantena e attendete le indicazioni della ASL o del medico di famiglia”.
Nella nota dell’Omceo Bari si ricordare a tutti cosa si intenda per ‘contatto stretto’ (Fonte: Istituto Superiore di Sanità):
- una persona che vive nella stessa casa di un caso di COVID-19
- una persona che ha avuto un contatto fisico diretto con un caso di COVID-19 (es. la stretta di mano)
- una persona che ha avuto un contatto diretto non protetto con le secrezioni di un caso di COVID-19 (es. toccare a mani nude fazzoletti di carta usati)
- una persona che ha avuto un contatto diretto (faccia a faccia) con un caso di COVID-19, a distanza minore di 2 metri e di durata maggiore a 15 minuti
- una persona che si è trovata in un ambiente chiuso (es. aula, sala riunioni, sala d’attesa dell’ospedale) con un caso di COVID-19, in assenza di DPI idonei
- un operatore sanitario od altra persona che fornisce assistenza diretta ad un caso di COVID19 oppure personale di laboratorio addetto alla manipolazione di campioni di un caso di COVID-19 senza l’impiego dei DPI raccomandati o mediante l’utilizzo di DPI non idonei
- una persona che ha viaggiato seduta in treno, aereo o qualsiasi altro mezzo di trasporto entro due posti in qualsiasi direzione rispetto a un caso COVID-19; sono contatti stretti anche i compagni di viaggio e il personale addetto alla sezione dell’aereo/treno dove il caso indice era seduto.
In assenza di sintomi, le persone che sono state in contatto con un caso "Covid-19" devono osservare un periodo di quarantena di 14 giorni dall'ultimo contatto con la persona risultata positiva, senza dover effettuare alcun tampone. In alternativa, possono osservare un periodo di 10 giorni di quarantena dall'ultimo contatto ed eseguire un tampone il decimo giorno.
Da Anelli anche l’invito a tutti i cittadini “a scaricare l’app Immuni, che rappresenta un fondamentale supporto per il contact tracing. Se fosse scaricata da un’elevata percentuale della popolazione consentirebbe di velocizzare il tracciamento e liberare risorse del servizio sanitario che sono preziosissime in questo momento”.
02 novembre 2020
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