Farmaceutica convenzionata, la Regione: “Per la prima volta nella storia rispettato il target di spesa”
Nel 2019 la spesa per la convenzionata si è fermata al 7,94% del Fondo sanitario regionale contro il tetto del 7,96%. La spesa complessiva è stata intorno ai 600 milioni di euro. Nel 2018 il tetto era stato superato di circa 10 milioni di euro, nel 2017 c’era stato uno sforamento di circa 57 milioni di euro. Emiliano: “Risultato ottenuto grazie alla collaborazione di medici e cittadini, e che ci fa ben sperare nel raggiungimento di tutti i target per l’uscita dal piano operativo, in modo da poter avviare investimenti”.
21 MAG - Soddisfazione, in Regione Puglia, per l’obiettivo raggiunto con il rispetto il tetto della spesa farmaceutica convenzionata nel 2019. È “la prima volta nella sua storia”, spiega la Regione in una nota che commenta il
report sul monitoraggio della spesa farmaceutica nazionale e regionale presentato ieri dall’Aifa.
“Questi dati – commenta il presidente della Regione Puglia,
Michele Emiliano – ottenuti grazie alla collaborazione di medici e cittadini, ci fanno ben sperare nel raggiungimento di tutti i target per l’uscita dal piano operativo, in modo da poter avviare investimenti consistenti per il potenziamento della sanità pugliese a tutti i livelli”.
“Il risultato – spiegano il direttore del dipartimento Politiche della Salute
Vito Montanaro e i dirigenti regionali
Vito Bavaro e
Paolo Stella –si registra per il periodo gennaio – dicembre 2019, quindi in epoca pre-Covid. In quel periodo la Regione Puglia rispetta per la prima volta il tetto di spesa del 7,96% rispetto al Fondo Sanitario Regionale, arrivando al 7,94%. La spesa complessiva si aggira intorno ai 600 milioni di euro con una spesa di circa 1,2 milioni di euro in meno di quanto fissato dal governo centrale”.
La Regione ricorda che “il tetto nel 2018 era stato superato di circa 10 milioni di euro, mentre nel 2017 c’era stato uno sforamento di circa 57 milioni di euro”.
“La discesa in tre anni fino al raggiungimento dell’obiettivo – spiegano Montanaro, Bavaro e Stella – è il frutto dell’applicazione costante di azioni strategiche per il monitoraggio della spesa e il rispetto dell’appropriatezza prescrittiva”.
La regione spiega, infine, che “Il dato della spesa per gli acquisti diretti rimane alto, ma comunque in minor salita rispetto ad altre regioni”.
21 maggio 2020
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