Furbetti del cartellino. La Asl sospende gli 8 dipendenti ai domiciliari dal 15 maggio
L’iniziativa “a tutela dell’immagine dell’Azienda” dopo gli arresti del maggio scorso. La Asl riferisce quindi di avere messo in campo controlli a tappeto sulle posizioni anomale (in tutto 85), che hanno portato a 15 procedimenti disciplinari. “Ma – evidenzia la Asl - va anche ricordato che la maggior parte delle persone svolge il proprio lavoro, contribuendo alla crescita dell’Azienda, nel rispetto dell’orario di lavoro e delle funzioni assegnate”.
29 MAG - Provvedimenti di sospensione dal servizio a carico degli otto dipendenti della Asl di Foggia destinatari di ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nell'ambito di una
indagine per assenteismo. Lo fa sapere la Direzione generale della Asl spiegando che i provvedimenti sono stati adottati uk 21 maggio 2019 immediatamente dopo la notifica formale, da parte degli organi inquirenti, della relativa ordinanza della magistratura.
“L’ordinanza di custodia cautelare, altamente lesiva, nella sua gravità, dell’immagine dell’intera Organizzazione, non ha purtroppo colto di sorpresa questa Direzione Generale che da tempo aveva avviato una parallela indagine interna”, spiega la Asl in una nota, riferendo che “le indagini della Magistratura sembra abbiano avuto inizio nel 2013 giungendo sino a fine anno 2017. Nel mese di marzo 2018 la Guardia di Finanza ha acquisito dalla ASL documentazione riguardante le attività investigative. Naturalmente, a seguito della acquisizione di tale documentazione, questa Direzione, per il tramite della Commissione di Disciplina, ha avviato immediati controlli a tappeto che hanno riguardato l’intera attività di rilevamento presenze, in particolare nell’ambito territoriale del Distretto Socio Sanitario di San Severo”.
Questi i dati forniti dalla Asl: sono state esaminate n. 85 posizioni anomale; sono stati aperti n. 15 procedimenti disciplinari e comminate altrettante sanzioni che hanno previsto, in alcuni casi, anche la sospensione dal servizio. I provvedimenti riguardanti i dipendenti coinvolti nell’indagine della Guardia di Finanza sono stati, invece, sospesi in attesa dell’esito dell’inchiesta.
Tale attività di controllo si è gradualmente estesa a tutti i dipendenti della ASL. Ad oggi sono stati chiusi, per varie motivazioni, n. 130 procedimenti disciplinari che hanno portato a numerose sanzioni, tra cui sospensioni dal servizio e un licenziamento.
Le attività del Collegio di Disciplina riguardano, oltre ai dipendenti del comparto, anche i Dirigenti, ai quali compete la responsabilità delle verifiche e dei controlli.
La Asl sottolinea, peraltro, “le difficoltà con cui una simile indagine viene svolta internamente, avendo l’Azienda a disposizione, quale strumento di controllo, la sola verifica del cartellino dell’orario di lavoro svolto e non potendo avviare ulteriori iniziative che competono solo agli organi inquirenti”. Precisa, inoltre, che, “sin dal suo insediarsi, nel dicembre 2015, questa Direzione è intervenuta per regolamentare la gestione delle presenze/assenze e la fruizione di tutti gli strumenti economici accessori. Notando criticità nel sistema di rilevazione presenze, dovute, in particolare, alla disomogeneità dei sistemi delle tre ex Aziende Sanitarie, non ancora perfettamente integrati a seguito dell’accorpamento nella ASL unica provinciale, ha infatti avviato numerosi incontri con le Organizzazioni Sindacali per ridare un assetto organico, uniforme e rispettoso della normativa agli orari di servizio, alle modalità di fruizione delle ferie e alle attività di rilevazione delle presenze dei dipendenti”.
In tema di ferie non godute, constatando una anomala e non consentita situazione di accumulo, dovuta sia alla mancata programmazione da parte dei responsabili che all’assenza di controlli, la Direzione, a partire da gennaio 2016, ha disposto il consumo pianificato dei giorni di ferie maturati negli anni 2013-2015 e non fruiti per “rilevanti, indifferibili e documentate” ragioni di servizio (attestate da formale autorizzazione). Nel febbraio 2017 si è disposto, altresì, l’annullamento delle ferie residue antecedenti all’anno 2013.
Per quanto concerne la regolamentazione degli orari di servizio e delle attività di rilevazione delle presenze, la contrattazione con le Organizzazioni Sindacali ha portato ad un primo Regolamento, entrato in vigore in data 01/07/2017, successivamente rivisto e deliberato in data 18/04/2019. “Pertanto, il Regolamento ha profondamente modificato e ridotto la libertà di esecuzione della prestazione lavorativa, soprattutto attraverso l’abolizione dell’orario libero”, spiega la Asl.
Inoltre, la progressiva informatizzazione delle attività di: rilevazione delle presenze; richiesta di congedi ordinari, permessi e mancata timbratura; insieme all’incremento del numero di apparecchi marcatempo (110 in tutto negli oltre 160 presidi aziendali distribuiti nei 61 comuni di pertinenza aziendale), ha permesso di tracciare tutte le attività e di ridurre le possibilità di manomissione delle timbrature.
In riferimento, pertanto, alle indagini specifiche della Magistratura sui dipendenti di San Severo, la Direzione Generale, nell’esprimere “la massima fiducia nell’operato delle forze dell’ordine e della magistratura”, spiega di voler dare corso, “con assoluta fermezza, a tutti gli adempimenti amministrativi e ai provvedimenti previsti, compreso il licenziamento, ove ricorressero i presupposti di legge”. La Direzione Generale ritiene opportuna questa ulteriore specifica “a tutela dell’immagine dell’Azienda, gravemente lesa, come pure quella di tutti i dipendenti che vi operano con serietà e dedizione e il cui lavoro non deve essere offuscato dai comportamenti inaccettabili e inqualificabili di questi dipendenti che, peraltro, saranno chiamati a rispondere delle loro azioni in termini di responsabilità individuali”.
Per la Asl è infine “doveroso” evidenziare che “la maggior parte delle persone, donne e uomini (oltre 4.000 operatori di ruolo e oltre 1.000 tra convenzionati e collaboratori) svolge il proprio lavoro, contribuendo alla crescita dell’Azienda, nel rispetto dell’orario di lavoro e delle funzioni assegnate”.
29 maggio 2019
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