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Liste d’attesa. Amati scrive ai sindaci: “Riunite i consigli comunali per parlare della nostra proposta”


“Se tutti i consigli comunali si riunissero sull'argomento ne verrebbe fuori una maggiore ricchezza di argomenti e un più evidente allineamento di tutte le istituzioni con un problema che per le persone rappresenta una priorità da portare a soluzione”, spiega il consigliere primo firmatario della proposta di legge. Il 17 dicembre i rappresentati della Giunta e del Consiglio regionale incontreranno l'Ordine dei medici.

30 NOV - “Ho chiesto a tutti i sindaci pugliesi di promuovere la convocazione dei Consigli comunali per far conoscere l'opinione dei comuni sulla proposta di legge sulla riduzione delle liste d'attesa”. Lo comunica in una nota Fabiano Amati (Pd), primo firmatario della proposta di legge “Misure per la riduzione delle liste d’attesa in sanità. Primi provvedimenti”, sottoscritta dai consiglieri Napoleone Cera, Enzo Colonna e Ruggiero Mennea.

“Approfittando di questo ulteriore mese di riflessione e d'ascolto che è stato deciso durante l'ultimo Consiglio regionale, ho ritenuto utile sollecitare i sindaci pugliesi nell'investire i rispettivi consigli comunali della questione. Abbiamo ascoltato le opinioni di tutte le categorie e portatori d'interessi, l'ordine dei medici più volte ed anche in modo irrituale, e sarebbe davvero curioso non conoscere l'opinione dei sindaci e dei consiglieri comunali, quale fronte umano più prossimo ai cittadini. Mi aspetto, dunque, il loro pronunciamento, pur a prescindere dalla condivisione del nostro testo di legge. Se tutti i consigli comunali si riunissero sull'argomento ne verrebbe fuori una maggiore ricchezza di argomenti e un più evidente allineamento di tutte le istituzioni con un problema che per le persone rappresenta una priorità da portare a soluzione”.


IL TESTO DELLA LETTERA
 
Pregiatissimi,
come forse saprete ho presentato, con alcuni colleghi e sin da gennaio scorso, una proposta di legge per la riduzione delle liste d’attesa in sanità.
So per certo che ognuno di voi raccoglie quotidianamente notizie di esperienze umane di notevole disagio, che sono in grado di descrivere perfettamente la priorità della questione e il senso del dibattito che si sviluppa attorno ai possibili rimedi.


La nostra proposta di legge non ha ovviamente l’ambizione di risolvere completamente il problema, ma si limita ad apportare nuove norme dirette ad ottenere un sensibile miglioramento (si spera) nelle modalità di erogazione delle prestazioni sanitarie.

Per questo motivo ritengo che sia opportuno estendere la riflessione sul problema ai Consigli comunali pugliesi, così da accompagnare con l’autorevolezza propria delle istituzioni locali il processo di decisione sulla proposta di legge.

Vi invito perciò a promuovere ogni iniziativa utile a sollecitare un pronunciamento dell’assise comunale, pure a prescindere dalla condivisione o meno della nostra proposta di legge.

Ne deriverebbe una maggiore ricchezza di argomenti e un più evidente allineamento di tutte le istituzioni con un problema che per le persone rappresenta una priorità da portare a soluzione.

Con il mio ringraziamento e saluto.

Fabiano Amati

30 novembre 2018
© Riproduzione riservata

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