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Il Caduceo d’Oro 2016 al ministro Lorenzin e ai farmacisti volontari. “Cambiare meccanismi di riparto del Fsn. Il Sud resta penalizzato”


Innovazione sostenibile in sanità al Caduceo 2016. D'Ambrosio Lettieri, presidente dell'ordine dei Farmacisti di BARI e Bat, al ministro Lorenzin: “Cambiare i meccanismi di ripartizione del fondo sanitario nazionale. Ad Emiliano: difendiamo il mezzogiorno e la Puglia. Dal ministro apertura su deroghe decreto 70”.

13 NOV - Una apertura alla concessione di possibili deroghe al decreto70 per la sanità tarantina, l'impegno a proseguire sulla strada della aderenza terapeutica con il coinvolgimento di tutta la filiera sanitaria, a cominciare dai medici e dai farmacisti e due parole chiave, innovazione e sostenibilità a fare da filo conduttore alla sfida più dura e urgente per l’immediato futuro del nostro servizio sanitario nazionale, in un’ottica di equità, universalità e solidarietà.
 
Queste, in sintesi, le conclusioni del confronto ieri a Bari con il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin,nell'ambito del Caduceo d'Oro, l’appuntamento annuale organizzato dall’Ordine interprovinciale dei Farmacisti di Bari e Bat e patrocinato da Senato della Repubblica, Ministero della Salute, Federazione Ordini Farmacisti italiani e Assessorato alle Politiche per la Salute della Regione Puglia.
 
“L’ Innovazione sostenibile - Il farmaco e le sfide per il futuro del Servizio Sanitario Nazionale” è stato il tema del convegno.
 
Sono intervenuti  il presidente della Regione Puglia e assessore alla Sanità, Michele Emiliano; il segretario generale di Cittandinanzattiva, Antonio Gaudioso; il presidente della Fofi, Andrea Mandelli; il direttore generale dell’Aifa, Luca Pani e il presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi.
 
"Il Ssn si trova in una condizione di grave logoramento ma tuttavia conserva il pilastro della universalità, equità e solidarietà", ha esordito il presidente dell'Ordine interprovinciale dei Farmacisti di Bari e Bat, Luigi d'Ambrosio Lettieri, "Un principio che però non è declinato in maniera omogenea sul territorio nazionale, essendoci ben sette regioni, soprattutto al Sud, che non garantiscono la soglia di efficienza per i livelli essenziali di assistenza. In questo contesto sostenibilità e innovazione farmaceutica risultano facce della stessa medaglia su cui abbiamo il dovere di trovare soluzioni responsabili per garantire il diritto alla salute".
 
Aderenza terapeutica, appropriatezza prescrittiva e buon governo della spesa sono punti fondamentali all'interno di questo percorso che vede il farmacista nel sistema e accanto al cittadino, come ha sottolineato il presidente Mandelli.
 
"Esiste, comunque, un problema di equità dei meccanismi di ripartizione delle risorse del fondo sanitario nazionale tra le regioni che vede quelle del Sud fortemente penalizzate", ha insistito d'Ambrosio Lettieri,
 
"Questi meccanismi vanno cambiati e chiedo sia al ministro Lorenzin che al presidente Emiliano di farsi interpreti concreti di questa necessità. In particolare al presidente Emiliano chiedo un impegno forte perché il mezzogiorno e la Puglia, non in chiave assistenziale, ma da protagonisti, rivendichino rispetto.  In merito al problema della spesa farmaceutica, occorre approfondirne le ragioni specifiche, con particolare attenzione all'aspetto epidemiologico (vedi Taranto) e della deprivazione sociale cui sono sottoposti i nostri territori".
 
D'Ambrosio Lettieri ha chiesto e ottenuto l'impegno del presidente Emiliano ad attivare un tavolo locale cui siedano medici, farmacisti e tutti i soggetti della filiera sanitaria e farmaceutica, nell'interesse della salute dei cittadini e di un maggiore efficientamento del sistema.
 
Innovazione e ricerca scientifica vanno più veloci del Pil. I frutti della ricerca producono nuovi farmaci destinati a sconfiggere malattie gravissime, soprattutto nel campo oncologico, ma il loro costo non è sempre compatibile con le risorse disponibili e questo è un problema che impone di rivedere in modo complessivo il sistema di riorganizzazione della sanità: il farmaco costa ma la malattia costa di più. È un concetto su cui ha insistito Scaccabarozzi.
Reinvestire i risparmi in ricerca e servizi, aderenza terapeutica e consapevolezza che alla fine del percorso sanitario non c'è un conto economico, ma un paziente, con i suoi bisogni assolutamente soggettivi: su questa unanimità di pensiero si è concluso il dibattito.
 
Il premio Caduceo d'oro 2016 è stato assegnato al ministro della Salute, Lorenzin e all'Associazione nazionale Farmacisti volontari.
 

 
 

13 novembre 2016
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