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Plasma. Accordo Emilia-Romagna, Calabria, Puglia e Sicilia per migliorarne la lavorazione


Fra gli obiettivi, anche la valorizzazione della donazione di plasma e il raggiungimento di maggiori livelli di autosufficienza. Affidato a Intercent-ER, la centrale acquisti della Regione Emilia-Romagna, il compito di individuare tramite gara il soggetto d'impresa.

03 NOV - Migliorare il processo di lavorazione di farmaci derivati dal plasma dei donatori, valorizzare al meglio la donazione del plasma e raggiungere maggiori livelli di autosufficienza regionale e nazionale dei farmaci. Questi alcuni degli obiettivi fissati dall’accordo siglato tra le Regioni Emilia-Romagna, Calabria, Puglia e Sicilia in materia di lavorazione del plasma dei donatori.

“L’accordo – spiega l’Emilia Romagna in una nota - prelude a una gara aggregata per la lavorazione del plasma raccolto nelle strutture trasfusionali delle regioni firmatarie, che sarà espletata dall’Agenzia regionale Intercent-ER, che vanta un’esperienza ultradecennale quale centrale acquisti aggregati della Regione Emilia-Romagna e che fino ad oggi ha consentito alle Pubbliche amministrazioni del territorio di stipulare contratti per un valore complessivo di 6,6 miliardi di euro, di cui oltre 5 miliardi di euro nell’ambito della sanità locale. La gara consentirà di individuare il soggetto d’impresa cui affidare il servizio di ritiro, trasferimento nello stabilimento di lavorazione, trasformazione del plasma prodotto dalle strutture trasfusionali e produzione, stoccaggio e consegna di farmaci plasma derivati”.

“Quello firmato tra la nostra Regione e le Regioni Calabria, Puglia e Sicilia è un accordo importantissimo - commenta l’assessore alle Politiche per la salute dell’Emilia Romagna, Sergio Venturi - che consente di ottimizzare il processo di lavorazione industriale per ottenere la massima resa del plasma, valorizzando l’importanza della donazione e garantendo cosi un’elevata gamma di farmaci plasmaderivati, indispensabili per le terapie di molti pazienti-. Sono anche molto soddisfatto- aggiunge Venturi- che nell’’identificare la nostra Regione capofila dell’Accordo, ne sia stata riconosciuta l’esperienza in campo di organizzazione sanitaria, di concentrazione delle attività trasfusionale, di rapporto integrato con le associazioni di donatori”.

I criteri di gara contenuti nel capitolato tecnico d’appalto sono stati definiti, spiega la Regione Emilia Romagna, dal “Gruppo di coordinamento di acquisto”, composto dalle quattro Regioni che hanno aderito all’Accordo e da un rappresentante del Centro Nazionale Sangue in conformità al decreto ministeriale del 12 aprile 2012.

Altri punti contenuti nell’Accordo, il coordinamento di interventi di miglioramento dell’efficienza della produzione (programmi di plasmaferesi, sperimentazioni gestionali, etc) e della qualità del plasma trasferito all’industria che risulterà aggiudicataria, l’analisi dei bisogni di plasma e farmaci plasmaderivati (di concerto con le Regioni firmatarie e con il Centro Nazionale Sangue), la programmazione della produzione e distribuzione dei farmaci e monitoraggio delle scorte.

03 novembre 2016
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