Asl di Bari. A chi abortisce una lettera in cui ci si augura “che non accada mai più”
Nella missiva si fa riferimento a implicazioni di ordine morale, sociale e psicologico che potrebbero portare ad instabilità emotiva della donna. Il consigliere Borraccino (Si) presenta un’interrogazione: “E' un’offesa a tutte le donne e soprattutto a quelle che, già provate dalla dolorosa esperienza, ricevono tale monito”.
25 OTT - “Gentile signora, su sua richiesta è stata sottoposta a interruzione volontaria di gravidanza. Le auguriamo che l'intervento cui è stata sottoposta in data odierna rimanga unico”. Sarebbe questo il contenuto del volantino che la Asl di Bari starebbe consegnando alle donne che si recano nelle strutture aziendali per sottoporsi ad Ivg. Nella missiva si fa riferimento anche a implicazioni di ordine morale, sociale e psicologico che potrebbero portare ad instabilità emotiva della donna con possibili ripercussioni sul piano relazionale, come spiega il consigliere regionale
Cosimo Borraccino, Presidente della II Commissione (Affari generali e Personale) della Regione Puglia, che ha presentato a proposito un'interrogazione urgente al Consiglio regionale.
Per Borracino si tratta di “una comunicazione sconcertante nella quale si esprime l'auspicio che operazioni del genere non abbiano a ripetersi. L'incredibile e inaccettabile comunicazione entra addirittura nella sfera dell'intimo e del privato della donna e di una coppia allorquando consiglia addirittura di usare un valido metodo contraccettivo affinché la vita affettiva e sessuale possa svolgersi serenamente”.
Per il consigliere la lettera è “piuttosto umiliante” per la donna e “un’offesa a tutte le donne e soprattutto a quelle che, già provate dalla dolorosa esperienza, ricevono tale monito. Dando poi per scontato che le stesse siano in grado di autodeterminazione e assumere autonomamente decisioni delicate e complesse che posso essere anche l'esito di scelte sociali”.
“Penso – conclude Borraccino - si debba intervenire urgentemente al fine di evitare che tali comunicazioni continuino ad essere inviate alle donne che decidono di interrompere volontariamente una gravidanza. Serve avviare urgentemente una indagine interna alla Asl ed eventualmente procedere disciplinarmente nei confronti dei responsabili di queste anomale comunicazioni”.
25 ottobre 2016
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