Puglia. Istituzione del “Consiglio regionale sanitario ”, Dubbi del M5s: “Non diventi l’ennesimo carrozzone della politica”
Iniziato in Commissione Sanità l'esame del Progetto di legge per l’istituzione di un nuovo organismo che coinvolga i professionisti della salute nella programmazione della sanità. Galante e Conca (M5S) chiedono garanzie sull'obiettivo, "che deve essere quello di eliminare la politica dalla gestione della sanità". E gli infermieri chiedono equilibrio tra il loro ruolo e quello dei medici.
09 OTT - E’ iniziata nella III commissione del Consiglio regionale della Puglia la valutazione della proposta di legge per l'istituzione del Consiglio Regionale Sanitario presentata a luglio dal capogruppo dei democratici in Consiglio regionale, Michele Mazzarano, e dal consigliere regionale Pd, Pino Romano. Martedì sono stati auditi gli Ordini dei medici chirurghi, dei Farmacisti e dei Veterinari delle province pugliesi e un coordinamento dell’IPASVI Lecce, Bari e BAT.
“Abbiamo accolto favorevolmente – dichiarano in una nota
i consiglieri del M5S Marco Galante e Mario Conca - le valutazioni positive in merito arrivate da parte dei rappresentanti degli ordini e dell'IPASVI. Siamo d’accordo con i medici i quali hanno ribadito l’importanza della loro presenza nella progettazione del programma sanitario regionale al fine di apportare specifice conoscenze tecniche a supporto delle scelte istituzionali. Condividiamo altresì l’importanza di interpellare per ogni problematica gli specialisti di competenza. Abbiamo inoltre recepito le osservazioni dei farmacisti i quali hanno sottolineato l'importanza della farmacovigilanza e della farmacoresistenza e dell’ordine dei veterinari che hanno chiesto che il loro ruolo possa essere centrale per il controllo del ciclo degli alimenti e degli animali“.
Il coordinamento degli infermieri, spiega una nota rilanciata dal Consiglio, ha inoltre richiesto che la proposta in discussione venga “ricalibrata leggermente” essendo a loro parere più sbilanciata in favore dei medici, evidenziando, inoltre, “l'importanza del loro ruolo nel potenziamento della assistenza territoriale sociosanitaria prevista dalle linee guida nazionali soprattutto in un momento storico in cui la loro figura professionale subisce una crisi di identità”.
“Abbiamo richiesto al presidente Romano, e lo formalizzeremo anche per iscritto, - concludono Conca e Galante - di audire anche alcuni rappresentanti dei pazienti, come il tribunale del malato e le associazioni dei cittadini. Dal canto nostro continueremo a seguire ed analizzare il percorso della proposta di legge, affinché non diventi l'ennesimo carrozzone della politica. L’istituzione di questo CRS - concludono - deve avere come obiettivo quello di contribuire ad eliminare la politica dalla gestione della sanità, così come previsto dal nostro programma".
09 ottobre 2015
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