Via libera alla stabilizzazione di 6mila precari della sanità dalle graduatorie vigenti
Sono state sbloccate le assunzioni dalle graduatorie vigenti e si darà il via libera alle assunzioni a tempo indeterminato di chi è in servizio e ha maturato i requisiti di legge per la stabilizzazione, anche se assunti per emergenza Covid. Palese: “Abbiamo varato la disposizione anche per evitare fughe in avanti e difformità di reclutamento che avrebbero bloccato i diritti di chi è in graduatorie o che può essere stabilizzato”.
16 GIU - Saranno seimila in tre anni gli operatori sanitari che in Puglia saranno stabilizzati o assunti dalle graduatorie vigenti nelle Asl e nelle aziende ed enti del servizio sanitario regionale. Lo ha annunciato l’assessore alla Sanità,
Rocco Palese, illustrando in giunta una delibera sulla gestione del personale delle aziende e enti del servizio sanitario regionale.
“Le delibera – sono le parole dell’assessore riprese da una nota diramata dalla Regione – è un provvedimento di sistema, che arriva dopo un grande lavoro del Dipartimento, che ringrazio e dopo un serrato confronto con i sindacati e con le direzioni generali. Si tratta di indicazioni operative per una ricognizione analitica del personale in servizio, dopo un censimento delle varie posizioni e delle graduatorie valide”.
Sono dunque state sbloccate le assunzioni dalle graduatorie vigenti e si darà il via libera alle assunzioni a tempo indeterminato di chi è in servizio e ha maturato i requisiti di legge per la stabilizzazione, anche se assunti per emergenza covid. “Abbiamo varato la disposizione anche per evitare fughe in avanti e difformità di reclutamento che avrebbero bloccato i diritti di chi è in graduatorie o che può essere stabilizzato”, ha evidenziato Palese.
La Giunta quindi, dopo la circolare del dipartimento Promozione della Salute che aveva regolato le procedure di stabilizzazione, ha approvato la delibera "vista la necessità di garantire a livello regionale uniformi modalità operative in materia di reclutamento del personale delle Aziende ed Enti del SSR, nonché di dare attuazione alla normativa vigente in materia, così come espressamente richiesto dalle OO.SS. Sanità Pubblica, per assicurare uniformità di stabilizzazione e reclutamento”.
Le direzioni generali dovranno ora fornire informazioni omogenee sulle procedure concorsuali bandite riferite al “Totale dei rapporti a tempo determinato (COVID+NO COVID)”, “Totale dei rapporti a tempo determinato (COVID)”, con riferimento alle assunzioni effettuate secondo disposizioni normative “Covid”; “Totale dei rapporti a tempo determinato (NO COVID)”, recante le risultanze per le assunzioni non effettuate secondo disposizioni normative “Covid”; “Sintesi aziende (profilo dettagliato)”, “Ssr Puglia – ricognizione procedure di reclutamento” e “Ssr Puglia – monitoraggio mensile procedure di reclutamento”, relative al monitoraggio delle procedure di reclutamento avviate dalle Aziende ed Enti.
La Giunta ha quindi stabilito che l’attuazione delle indicazioni operative di reclutamento deve avvenire nel pieno rispetto dei vigenti Piani triennali di fabbisogno di personale (PTFP) di ciascuna Azienda/Ente del SSR da ultimo approvati dalla Giunta Regionale, nonché dei vigenti tetti di spesa del personale assegnati. In tal caso le Direzioni Generali potranno avviare le procedure di reclutamento di personale senza richiedere preventiva autorizzazione al competente Dipartimento Promozione della Salute.
La Giunta ha infine stabilito che, per motivate esigenze organizzative ed assistenziali, eventuali deroghe alle indicazioni operative possono essere concesse previa autorizzazione del Dipartimento Promozione della Salute.
“In caso di non rispetto delle prescrizioni“, fa sapere la nota regionale “potrà essere avviata la procedura di decadenza dei Dg“.
16 giugno 2022
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