Disturbi dello spettro autistico, approvato il Piano operativo
Per la Giunta provinciale sarà “particolarmente importante un adeguamento del personale rispetto alla multidisciplinarietà”. Tra le altre figure, evidenziata l'importanza dello psicologo con specifiche competenze per l’autismo e quella del Clinical Case Manager per il raccordo tra Centro e rete territoriale laddove venissero realizzati percorsi “ponte” per le tre fasce di utenza (età evolutiva/di transizione/adulta).
19 APR - Approvato oggi dalla Giunta provinciale, su proposta dell'assessore alla salute e politiche sociali, il Piano operativo provinciale in materia di Disturbi dello Spettro Autistico (o ASD), elaborato dal Tavolo di lavoro a cui hanno partecipato la Provincia autonoma, con L’Ufficio accreditamento e integrazione socio sanitaria del Dipartimento Salute e Politiche Sociali, e l’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari.
“Il Piano – spiega la Giunta in una nota - recepisce i contenuti dell'Intesa fra Governo, Regioni e Province autonome riguardante l’Aggiornamento delle linee di indirizzo per la promozione ed il miglioramento della qualità e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nei disturbi dello spettro autistico, approvato nel 2018, e contiene la descrizione dei servizi e degli interventi attualmente attivi in Provincia di Trento per le persone affette da disturbi dello spettro autistico, le azioni da realizzare nei prossimi anni e gli indicatori di risultato”.
Queste le azioni individuate nel Piano
Interventi mirati di sanità pubblica con finalità strategica:
• Nell’ottica di ottimizzare le attività del Centro di Riferimento Provinciale per l’Autismo, struttura di secondo livello attiva dal 2013, sarà particolarmente importante un adeguamento del personale rispetto alla multidisciplinarietà; in particolare, per la realizzazione delle attività dedicate al supporto delle famiglie nella fase successiva alla diagnosi e per il completamento diagnostico (diagnosi differenziale con altre patologie psichiche in età adolescenziale ed adulta) è necessaria la figura professionale dello psicologo con specifiche competenze per l’autismo.
Prevenzione ed interventi precoci:
• Verranno realizzate attività formative sui disturbi dello spettro autistico in età evolutiva, di transizione e adulta destinate ad operatori sanitari e del sociale.
• Saranno formalizzati degli specifici percorsi di aggiornamento continuo clinico e metodologico per i Pediatri di libera scelta sul tema dei Disturbi dello Spettro Autistico.
• Si ipotizza la realizzazione di percorsi “ponte” per le tre fasce di utenza (età evolutiva/di transizione/adulta e le corrispettive esigenze socio-sanitarie (età evolutiva, transizione ed età adulta): in tali percorsi potrà essere definita la figura del clinical case manager per la fase diagnostica e di raccordo tra il Centro di Riferimento Provinciale per l’Autismo e la rete territoriale.
Potenziamento della rete dei servizi per la diagnosi, la cura e la presa in carico globale della persona nello spettro autistico:
• Andranno definiti specifici percorsi di supporto all’autonomia personale (interventi psico-educativi e/o social-skills training) per i soggetti con disturbi dello spettro autistico e/o per il supporto della genitorialità, standardizzati ed erogati da personale con specifica formazione, integrati nel modello di presa in carico offerto dal servizio territoriale per le diverse età di vita.
• Andrà terminata la mappatura delle risorse sanitarie e sociosanitarie dedicate nello specifico ai soggetti con ASD in età adulta, ad oggi solo parziale e dovranno essere individuate modalità di diffusione delle informazioni raccolte.
Formazione:
• Il Centro di Riferimento Provinciale per l’Autismo parteciperà ad un eventuale tavolo permanente di collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Scientifica per l’aggiornamento e l’adeguamento, nei programmi universitari e post universitari, dei contenuti formativi relativi ai disturbi dello spettro autistico in linea con l’evoluzione delle evidenze scientifiche.
• Il Centro di Riferimento Provinciale per l’Autismo collaborerà alla messa in atto di attività formative e di supporto alle scuole al fine di garantire un efficace intervento psico educativo in tale contesto, e ad attività informative e di sensibilizzazione indirizzate alla popolazione generale per la promozione dell’inclusione delle persone con ASD.
19 aprile 2019
© Riproduzione riservata
Altri articoli in QS P.A. Trento