Cisl Medici contro l’ipotesi di accordo per la medicina generale
Il sindacato spiega le ragioni del mancato accordo: "Nel metodo: perché non sono stati invitati nè a presenziare alla trattativa nè a sottoscrivere l'accordo le due parti sindacali trattanti. Nel merito: perché non corrisponde al vero quanto dichiarato dalla parte pubblica relativamente all'erogazione di 3 milioni di euro per 375 Mmg. A ciascun medico andavano circa 100 euro lordi al mese di quota capitaria,non fissi ma subordinati a diversi requisiti". Queste alcune delle ragioni spiegate dal Direttivo Cisl Medici del Trentino.
16 OTT -
Riceviamo e volentieri pubblichiamo questa nota della Cisl Medici del Trentino:
"Questo comunicato viene redatto su richiesta della Segreteria e del Direttivo Cisl medici del Trentino e si rende necessario, date le notizie difformi alla realtà ascritte alla parte pubblica, e fatte circolare su organi di stampa regionale e nazionale in riferimento alla presunta bozza di accordo collettivo provinciale sottoposta alla siglatura delle parti in data 10 ottobre 2018 e respinta dal Sindacato di maggioranza assoluta della medicina generale in Trentino, legalmente autorizzato da Roma a trattare la materia provinciale.
Il contratto non è stato accettato perchè non corretto nè nel metodo nè nel merito
1.
Nel metodo: Non sono stati invitati nè a presenziare alla trattativa nè a sottoscrivere l'accordo, pur avendo il Sindacato segnalato alla Provincia la necessità, le due parti sindacali trattanti secondo quando previsto dalla lettera Sisac del 25 settembre 2018: l'accordo, se firmato così a prescindere, poteva dare adito a vertenze giudiziali di cui facciamo volentieri a meno.
2.
Nel merito:
Non corrisponde al vero quanto dichiarato dalla parte pubblica relativamente all'erogazione di 3 milioni di euro per 375 MMG.A ciascun medico andavano circa 100 euro lordi al mese di quota capitaria,non fissi ma subordinati a diversi requisiti. Lo stesso importo stanziato due anni fa per la dirigenza medica (31 dicembre 2016) in APRAN. Tenendo però presente che alla medicina generale venivano assegnati carichi di lavoro impossibili e ore di attività incompatibili l'attività attuale di 60 ore settimanali. Inoltre i medici di famiglia, rispetto agli ospedalieri, devono pagarsi ferie, malattia, studio professionale, una quota parte delle infermiere e del personale di studio. Il resto dei tre milioni era, in parte, di competenza aziendale, in parte delle categorie della pediatria di libera scelta e della specialistica ambulatoriale interna
3.
Non corrisponde al vero quanto dichiarato dalla parte pubblica in riferimento alla flessibilità delle AFT non accettate dai sindacati. Il sindacato di maggioranza assoluta della medicina generale in Trentino ha firmato nel 2013 un accordo validato dalla Giunta Provinciale e sottoscritto sia da Provincia che da Azienda che da tutte le OOSS della medicina generale riferente le AFT in Trentino. Nel 2016, tramite l'Assessorato alla salute, sono state apportate modifiche (accordo Pinzolo, sedi flessibili,suddivisione delle AFT); nel 2017 un'altra modifica all'accordo 2013, riconosciuto valido dalle parti, ha comportato ulteriori norme (Accordo Lavarone-Mezzocorona) con il sacrificio, per i medici di medicina generale, della quota ottimale di loro spettanza. Nel corso del 2017, inoltre, il Sindacato ha firmato il primo accordo in assoluto con l'Azienda sanitaria Unica di Trento in riferimento allo stanziamento di 16 milioni di euro, erogati a tutt'oggi in maniera non ancora comprensibile dall'Azienda stessa .
4. L'art.28 bis, lettera B, comma 10 dell'acp del 2013 norma già la presenza dei Coordinatori sindacali all'interno dell'organizzazione aziendale delle aggregazioni funzionali territoriali. I 4 coordinatori eletti in Comitato provinciale ex art.24 della medicina generale nel 2014, secondo ACP, sono stati assegnati a 4 macroaree ed hanno presenziato nei rispettivi territori, in maniera del tutto gratuita, il lavoro a suo tempo assegnato da acp 2013.
Non corrisponde quindi al vero ed è strumentalizzato dall'Assessore quanto ascritto a tali competenze.
5. Le 4 OOSS della medicina generale convocate in data 3 ottobre hanno chiesto che venisse inviata la bozza definitivamente concordata per sottoporla alla propria base iscritti. Rispetto a quanto concordato con la parte pubblica in sede assessorile, nel giro di 48 ore
è stato sovvertito da parte pubblica quanto discusso in 60 riunioni. Lunedì 8 ottobre la Provincia ha inviato alle OOSS della medicina generale una e-mail con l'invito a presentarsi in Assessorato per continuare la trattativa il mercoledì seguente. Visto l'approssimarsi delle elezioni politiche non c'era più tempo tecnico per correggere o firmare alcunchè se non pubblicizzare l'evento come sta facendo l'Assessorato in maniera difforme dalla realtà
6. Cisl medici non può firmare alcun accordo, come al contrario ha erroneamente asserito l'Assessore, perchè non figura come OOSS maggiormente rappresentativa. Al tavolo trattante trentino era presente l'attuale Capodelegazione nazionale in Sisac di Intesa sindacale che è delegato a firmare anche per Intesa sindacale del Trentino,sigla maggiormente rappresentativa della medicina generale in Trentino costituita da due sindacati confederali, Cisl medici e FP CGIL e da due sindacati autonomi; Simet e Sumai.
La Segreteria Provinciale di Cisl medici del Trentino
16 ottobre 2018
© Riproduzione riservata
Altri articoli in QS P.A. Trento