Dopo di Noi a Trento. Sì alla legge con voto unanime, Zeni : “Su temi importanti politica capace di ritrovarsi in sintonia”
“Con questa legge forniamo alle Comunità di Valle, competenti in materia di assistenza alle persone con disabilità, strumenti per avviare forme di abitazione autonoma e condivisa, all’interno di un progetto personalizzato complessivo, che comprenda anche gli aspetti lavorativi e relazionali”. Così Luca Zeni, assessore alla salute e politiche sociali della Pa di Trento
06 GIU - È stata espressa grande soddisfazione, da parte dell'assessore alla salute e politiche sociali della Provincia Autonoma di Trento
Luca Zeni, per l'approvazione di ieri, con voto unanime da parte del Consiglio provinciale, del ddl “Dopo di noi”, testo unificato di quattro disegni di legge presentati sia dalla maggioranza che dalla minoranza, “segno che sui temi importanti - sostiene Zeni -, che riguardano in questo caso la salute futura dei nostri cittadini, la politica è capace di ritrovarsi in sintonia”.
“Stiamo parlando - prosegue l'assessore alla salute e politiche sociali - delle persone con disabilità che vivono in famiglia oppure nelle comunità alloggio presenti in molti territori del Trentino. Con questa legge forniamo alle Comunità di Valle, competenti in materia di assistenza alle persone con disabilità, strumenti per avviare forme di abitazione autonoma e condivisa, all’interno di un progetto personalizzato complessivo, che comprenda anche gli aspetti lavorativi e relazionali. Duplice la finalità: valorizzare le risorse e le capacità di queste persone, renderle in grado, in un futuro nel quale, inevitabilmente, verrà meno il supporto familiare, di evitare l’istituzionalizzazione quale unica soluzione concretamente praticabile”.
“Certo, siamo consapevoli che tutto questo può funzionare se concorrono diversi elementi - conclude Zeni - come la volontà di far sì che le persone con disabilità non siano meri fruitrici bensì soggetti in grado di partecipare attivamente e responsabilmente, l'impegno delle famiglie a mettersi a disposizione, l’apporto indispensabile del Terzo settore e del volontariato, il sostegno delle Comunità, ma siamo anche fiduciosi. Perché con questa legge valorizziamo la dimensione dell'autonomia e dell'indipendenza delle persone con disabilità, per favorire il loro benessere e la piena inclusione sociale. Siamo convinti che il grado di civiltà di una società si misuri anche dalla capacità di rispondere ai bisogni delle persone più fragili”.
Il “Dopo di noi”introduce specifiche disposizioni in favore delle persone con disabilità, per le situazioni in cui queste possano ancora contare sul sostegno dei familiari (“Durante noi”) e per le situazioni in cui questo sostegno sia venuto, per qualsivoglia motivo, meno (“Dopo di noi”).
Durante noi
Per le persone con disabilità prese in carico da caregivers familiari, si prevede la possibilità di attivare percorsi di autonomia, vita indipendente o interdipendente, utili sia per la loro qualità della vita e dignità, sia per evitare l’inevitabilità della successiva istituzionalizzazione.
Dopo di noi
Per i disabili che sono vissuti in famiglia e che hanno perduto il sostegno familiare, si prevedono, anche qui, progetti personalizzati di vita incentrati sulla valorizzazione dell'autonomia personale ovvero, nel caso in cui ciò non fosse possibile, per le caratteristiche della persona interessata, interventi idonei e appropriati rispetto agli specifici bisogni e disabilità della persona. Naturalmente, tutte le iniziative saranno attivate nel rispetto della volontà della persona disabile e dei principi della libertà di scelta, auto rappresentanza e auto determinazione della persona. Per raggiungere queste finalità sono previsti: l’attivazione degli interventi a favore delle persone disabili previsti dalla legge 112/2016 riguardanti nello specifico “l'abitare sociale”; l’inserimento di questi interventi in un progetto personalizzato di vita; interventi per favorire l’istituzione di trust, vincoli di destinazione e fondi speciali composti di beni sottoposti a vincolo di destinazione; iniziative specifiche per la sensibilizzazione pubblica; azioni rivolte alle famiglie e ai
caregivers, anche per rafforzare la consapevolezza dell’opportunità che la persona disabile intraprenda percorsi di autonomia, vita indipendente o interdipendente e per fornire loro sollievo, anche attraverso finanziamenti dedicati.
06 giugno 2018
© Riproduzione riservata
Altri articoli in QS P.A. Trento