Trento. Cure palliative e terapia del dolore, nasce l'Organismo di coordinamento
Approvato oggi dalla Giunta provinciale, su proposta dell'assessore Luca Zeni. “L'obiettivo è di garantire la continuità assistenziale del malato dalla struttura ospedaliera al suo domicilio in modo coordinato".
30 DIC - Nasce a Trento l’organismo di coordinamento per le cure palliative. Lo ha stabilito oggi la Giunta allo scopo di “garantire l'operatività delle reti provinciali che si occupano di cure palliative e terapia del dolore, in attuazione a quanto previsto dall’Accordo del 16 dicembre 2010 e dall’Intesa del 25 luglio 2012 tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, anche ai fini dell’accreditamento delle reti e delle relative strutture”.
L’annuncio in una nota in cui si evidenzia che “all’attuazione di questo specifico ambito di assistenza, concorrono infatti, oltre all’Azienda provinciale per i servizi sanitari, anche altri soggetti quali, ad esempio, il settore sociale degli Enti locali e le organizzazioni no profit del cosiddetto terzo settore”.
L'organismo di coordinamento è una vera e propria “cabina di regia” provinciale che, spiega la nota, “garantisce indirizzo, raccordo operativo e monitoraggio, con il coinvolgimento e la partecipazione di tutti gli attori che concorrono al funzionamento del sistema delle cure palliative e della terapia del dolore”. "L'obiettivo – ha dichiarato spiega l'assessore alla salute,
Luca Zeni - è quello di garantire la continuità assistenziale del malato dalla struttura ospedaliera al suo domicilio in modo coordinato, affinché i singoli contesti organizzativi della rete, ovvero hospice, assistenza domiciliare, ospedale, possano interagire fra loro in tutte le fasi della malattia, con particolare riferimento alle fasi avanzate e terminali, per dare tutto il supporto necessario non solo ai malati, ma anche ai loro familiari".
Le funzioni dell’Organismo sono:
• formulare proposte all'Assessorato competente in materia di salute e politiche sociali per la concreta realizzazione, per lo sviluppo e per il miglioramento continuo delle reti;
• fornire consulenza e il supporto tecnico necessario all'Azienda provinciale per i servizi sanitari nella realizzazione delle Reti e nella valutazione della loro attività;
• proporre strumenti di controllo della qualità delle prestazioni erogate;
• fornire il supporto nel monitoraggio dello stato di attuazione delle reti anche attraverso la raccolta di un appropriato set di indicatori;
• elaborare proposte di specifici programmi di formazione continua degli operatori delle Reti;
• promuovere l'attuazione della continuità terapeutica nei pazienti a fine vita e nei pazienti con dolore acuto in raccordo con tutti gli attori delle Reti;
• individuare i requisiti specifici richiesti ai volontari operanti in seno alle Reti;
• promuovere e monitorare l’attività di ricerca su cure palliative e terapia del dolore;
• concorrere allo sviluppo del sistema informativo provinciale sulle cure palliative e sulla terapia del dolore;
• favorire la promozione culturale delle cure palliative e della terapia del dolore.
In provincia di Trento, ricorda la nota, in attuazione della normativa nazionale, sono già esistenti e operative: la Rete per le cure palliative, la Rete per la terapia del dolore e la Rete di terapia del dolore e cure palliative pediatriche, istituite con appositi provvedimenti dall'Azienda sanitaria.
30 dicembre 2015
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