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Trento, uccisa l’orsa che aveva aggredito turista. Picheto Fratin: “Sopprimere non può essere prima e unica soluzione”   

La decisione della Giunta provinciale, già contestata dagli animalisti e dai veterinari, non trova d’accordo neanche il ministro all’Ambiente: “Comprendo lo stato d'animo degli amministratori e della popolazione ma oggi viviamo gli effetti di un errore del passato”. Per Pichetto Fratin servono “nuove azioni” e una “corretta informazione”. “Sicuramente la soppressione non può rappresentare la prima e unica soluzione da mettere in atto”.

30 LUG - Questa mattina è stata data esecuzione al decreto firmato ieri dal presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, che prevedeva il prelievo dell'esemplare di orso KJ1 tramite abbattimento. Una squadra del Corpo forestale trentino è dunque entrata in azione nei boschi sopra Padaro di Arco, dove l’animale era stato localizzato attraverso il radiocollare.

“KJ1 era un esemplare pericoloso, secondo la scala del Pacobace”, scrive la Provincia Autonoma di Trento nella nota che annuncia l’abbattimento. “Lo ha attestato anche Ispra, confermando la necessità di rimuovere l’orsa (classificata ad “alto rischio”) al più presto. L’animale è risultato responsabile di almeno 7 interazioni con l’uomo. L’ultima risale allo scorso 16 luglio, ai danni di un escursionista”, si legge ancora nella nota.

Ma la decisione di uccidere l’orsa, già contestata dagli animalisti e dai veterinari, non è stata condivisa neanche dal ministro dell'Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, che in una nota ripresa dalla stampa dichiara: “L'ho già detto al presidente Fugatti: la soppressione dei singoli orsi non è la soluzione del problema”.

“Comprendo lo stato d'animo degli amministratori e della popolazione – aggiunge il ministro - ma oggi viviamo gli effetti di un errore del passato, dovuto a un'incauta scelta di sfruttamento turistico dell'immagine dell'orso in Trentino compiuta 25 anni fa. Certamente una via da percorrere è la sterilizzazione e ci stiamo lavorando con Ispra. Ma questa misura, se non accompagnata da corretta informazione ai cittadini e da nuove azioni, rischia di essere insufficiente”.

Per Pichetto Fratin, “sicuramente come ministro dell'Ambiente ribadisco con forza che la soppressione non può rappresentare la prima e unica soluzione da mettere in atto”.

30 luglio 2024
© Riproduzione riservata

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