Payback. Spinelli (Pa di Trento): "Da Governo serve una soluzione definitiva”
Per l’assessore è chiaro che lo slittamento al 30 aprile delle scadenze per il pagamenti “non può essere sufficiente”. Occorre risolvere “la questione in via definitiva, a tutela delle aziende e dei lavoratori e a garanzia di un servizio di fornitura essenziale per il sistema sanitario e per i pazienti”.
03 MAR - “L’Amministrazione provinciale segue con particolare attenzione la situazione che vivono le imprese trentine produttrici e distributrici di materiale tecnico-sanitario nell’ambito cosiddetto payback sanitario. Siamo consapevoli che lo spostamento al 30 aprile delle scadenze per i pagamenti adottato a livello nazionale non può essere sufficiente. Proprio per tale ragione ci stiamo muovendo in modo unitario insieme alle altre regioni e alla Provincia autonoma di Bolzano per chiedere al Governo una soluzione strutturale che possa risolvere la questione in via definitiva, a tutela delle aziende e dei lavoratori e a garanzia di un servizio di fornitura essenziale per il sistema sanitario e per i pazienti”. A dirlo, è, in una nota, l’assessore allo sviluppo economico, ricerca e lavoro della Pa di Trento,
Achille Spinelli.Per il solo Trentino la cifra che le aziende dovrebbero restituire all’Amministrazione per ripianare lo sforamento nel periodo 2015-2018 è pari a 46 milioni di euro, 2,2 miliardi di euro invece il complessivo nazionale.
Lo scorso gennaio, a recepimento del decreto legge 11 gennaio 2023, n. 4 “Disposizioni urgenti in materia di procedure di ripiano per il superamento del tetto di spesa per i dispositivi medici”, con una determina del dirigente generale del Dipartimento salute e politiche sociali Giancarlo Ruscitti, l’Amministrazione provinciale aveva disposto il rinvio delle scadenze per i pagamenti dal 15 gennaio al 30 aprile 2023, adeguandosi quindi a quanto previsto a livello nazionale.
“Ci siamo subito mossi estendendo la finestra entro la quale è possibile effettuare i versamenti da parte delle aziende - le parole di Ruscitti -. Tuttavia sappiamo che la questione è delicata e come tale la stiamo trattando”. Negli scorsi giorni, fa sapere la nota, il presidente
Maurizio Fugatti e l’assessore
Stefania Segnana hanno avuto un incontro a Roma con il ministro della Salute
Orazio Schillaci: “Il tema è stato posto sul tavolo. Abbiamo chiesto al Governo, assieme alle altre regioni e province autonome, risposte concrete e definitive in tempi ragionevoli”.
03 marzo 2023
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