Alto Adige. Grillo ‘striglia’ Kompatscher: “Rispetti le leggi italiane sulla sanità”
Il quotidiano Alto Adige rende noti i contenuti di una lunga dichiarazione di Grillo agli attivisti 5 Stelle dell’Alto Adige. Il ministro annuncia un incontro con il governatore dopo la pausa estiva. Sul tavolo la “fuga” verso il “modello austriaco”, i ritardi sul piano contro le liste d’attesa, la bassa copertura vaccinale, il rischio di dominio della lingua tedesca su quella italiana, le ispezioni dei Nas anche a seguito di alcuni scandali.
02 AGO -
“Arno Kompatscher riceverà la stessa accoglienza e disponibilità all’ascolto che riservo a tutti i suoi colleghi”. Lo assicura il ministro della Salute
Giulia Grillo. Certo che il confronto non si preannuncia facile. Perché ci sono questioni calde, su cui il ministero ha avuto già avuto da ridire. Ad esempio con la bocciatura della possibilità di stipulare contratti di lavoro a tempo determinato con l'azienda sanitaria alto atesino. A coloro che hanno intrapreso un percorso di formazione medico-specialistica austriaco. C’è poi la questione dei vaccini, dove la PA di Bolzano, da sempre presidio di movimenti no vax, continua, a parere di Grillo, a non fare abbastanza, tant’è che ha recentemente approvato anche una proroga all’8 agosto del termine ultimo per l’adempimento dell’obbligo vaccinale. Preoccupazioni, al ministero, anche per gli scarsi risultati sulle liste d’attesa e per la mancata approvazione del piano provinciale. E poi c’è tutto il capitolo dei Nas negli ospedali, anche a seguito della truffa sulle circoncisioni messa in atto da un primario dell’ospedale di Bolzano.
Di tutto questo Grillo ha parlato in una lunga dichiarazione fatta circolare in chat dagli attivisti del M5S del Trentino Alto Adige e ripresa dal quotidiano Alto Adige.
“Occorre fare molta attenzione – afferma Grillo nella dichiarazioni in cui si annuncia un incontro con il governatore provinciale dopo la pausa estiva -. Il punto della questione è che la PA di Bolzano sta ‘ospitando’ specializzandi in un percorso di formazione austriaco, cosa che è consentita da una nota verbale del ministero degli esteri. Alla fine di quel percorso, però, i medici, per lavorare in Italia, devono aver conseguito prima il riconoscimento della qualifica. Non può essere automatico il passaggio nel nostro Ssn”.
Quanto alle liste d’attesa, osserva il ministro, “Bolzano è la sola, insieme al Friuli Venezia Giulia, a non avere ancora presentato il nuovo piano” provinciale per contrastarle.
Per Grillo, poi, sul fronte vaccini, “se l’Alto Adige ha ancora la copertura vaccinale più bassa di Italia, vuol dire che non è stato fatto abbastanza”.
Poi gli scandali. Il caso del dirigente medico di Bolzano che per anni ha eseguito circoncisioni religiose facendole passare per “fimosi serrata” o “prepuzio esuberante e fimosi” e intascando per ogni intervento 300 euro, nonché quello del primario escluso dall’Aldo dell’Omceo perché non parla italiano. O le lamentela rispetto alla documentazione sanitaria in lingua tedesca. “Non sarò certo io a mettere in discussione il principio del bilinguismo in Alto Adige. Bisogna conoscere il tedesco e l’italiano per fare il medico a Bolzano” ma per Grillo “il requisito della lingua italiana sia imprescindibile per esercitare il ruolo di dottore in Italia”.
02 agosto 2019
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